Duetti, cover e una pioggia di look destinati a far discutere. La quarta serata del Festival è un mix esplosivo di eleganza, audacia e qualche scivolone che avremmo voluto non vedere. Tra chi ha dominato la scena e chi ha fatto rimpiangere il blackout dell’Ariston, ecco il verdetto della moda sanremese.
Clara incanta con un’eleganza impeccabile. Il suo look, perfettamente in sintonia con il pezzo e con Il Volo, è l’esempio perfetto di coerenza e grazia. Bellezza, presenza scenica e uno styling senza sbavature.
Noemi e Tony Effe risultano invece sbilanciati. Lei splende in versione diva d’altri tempi, lui finalmente porta in scena la collana della discordia, ma il look? Insieme sono belli, ma non del tutto convincenti.
Francesca Michielin trasforma un imprevisto in dichiarazione di stile. Il sandalo con la caviglia fasciata diventa un dettaglio cool e naturale, mentre l’abito si mantiene elegante, anche se senza particolari guizzi.
Rkomi continua a dimostrare di avere uno stile riconoscibile e ben calibrato. Nulla di eccessivo, tutto perfettamente in linea con il suo personaggio.
Lucio Corsi porta il teatro sul palco con un completo burro dal fascino retrò e il viso dipinto di bianco. Un look visionario che riesce a essere surreale senza risultare caricaturale.
Benji & Fede, ospiti della serata cover, non sbagliano un colpo. Da quando sono tornati insieme il loro stile, curato dal team creativo de LaDécadanse, è diventato un tratto distintivo e sempre coerente. Sul palco dell’Ariston confermano questa crescita con due outfit firmati Dsquared2 perfettamente studiati, che raccontano la loro evoluzione senza risultare forzati.
Alessandra Amoroso stupisce con un abito nero dal taglio audace: schiena scoperta, cappuccio e spacco vertiginoso. Una scelta forte, bilanciata alla perfezione dal beauty look.
Serena Brancale non convince ancora. Se il make-up e l’acconciatura funzionano, il resto del look avrebbe potuto osare di più.
Mahmood parte alla grande con un look elegante e sofisticato, ma il cambio d’abito sul palco è un azzardo che non ripaga. Il risultato è un mix troppo carico che non valorizza la sua presenza scenica. Less is more, soprattutto con una fisicità magnetica come la sua.
Fedez e Marco Masini talmente concentrati sulla performance (bella) da mettere in secondo piano la moda. E forse, per una volta, va bene così.
Coma Cose, invece, scelgono l’haute couture. Tuttavia, manca quel dettaglio personale che li avrebbe resi davvero memorabili. Eleganti? Sì. Travolgenti? Oggi no.
Achille Lauro ed Elodie sono l’essenza della sintonia. Hot, teatrali, magnetici. Insieme creano un equilibrio perfetto tra styling e performance, conquistando il palco con un’eleganza scenica e un sex appeal che non passano inosservati.
Dall’altro lato dello stile c’è Carlo Conti, che non osa e non sorprende. Completo blu (ancora), zero guizzi, e una tempistica sbagliata nell’interrompere Lauro che rovina la magia.
Giorgia incanta con un total white sofisticato e in linea con i trend del momento. Il beauty look è impeccabile, ma la scelta della scarpa nera crea un piccolo contrasto che disturba l’armonia complessiva. Annalisa, invece, opta per un profilo più sobrio, lasciando spazio alla collega. Il blazer anni ‘80 è una scelta interessante, che si adatta bene alla sua silhouette.
Sanremo è il solito mix esplosivo di glamour e passi falsi. Tra colpi di genio e scelte discutibili, la quarta serata ha regalato sprazzi di stile, ma pochi veri momenti iconici. L’ultima serata riuscirà a lasciarci senza fiato?