LA FOCACCIA MESSINESE, ORIGINI E CURIOSITA’ DI UNA SPECIALITA’ MADE IN MESSINA

La focaccia è la cena per eccellenza dei messinesi, è semplice, piace a tutti, si prepara con pochi ingredienti, ma di grande qualità, quelli che ne hanno decretato il suo successo.

Le sue origini risalirebbero al XIX secolo, ma  la sua  diffusione parte dalla seconda metà del 900, i lavoratori ed  i pescatori del tempo la portavano con sé per la sua facilità di trasporto e perché anche dopo alcune ore si manteneva bene.

Oggi a Messina ed  in provincia non c’è un panificio che non ce l’abbia nel proprio menu.

Certo ognuno ha le sue “varianti” chi mette il formaggio filante sopra, chi invece alla base sopra le acciughe ed usa rigorosamente la tuma. Non cambiano gli altri ingredienti: la tipica scarola ed il pomodorino a pezzetti. Olio e pepe la completano alla fine.

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In alcune zone della provincia, come ad esempio nei Nebrodi, qualcuno al posto della tuma o della pasta filata usa la provola locale, ed in questo caso il gusto cambia e diventa più corposo.

Nella “modernità” oggi i panifici la preparano con o senza acciughe, perché soprattutto i giovanissimi non amano i sapori forti, ma agli appassionati della vera focaccia tradizionale le acciughe proprio non le puoi togliere.

La preparazione segue queste fasi: pronta la pasta di pane si mettono i pezzetti di acciuga dissalata, poi il formaggio (a scelta come detto tuma o formaggio che fonde) un ricco strato di scarola (ovvero l’indivia) ed infine il pomodorino.

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La focaccia si mangia caldissima tagliata a fetta, è ottima per la cena davanti alla tv, perfetta per uno snack o anche per un aperitivo. Si può gustare anche il giorno dopo scaldandola appena un po’ per tornare come appena uscita dal forno.

E’ una specialità iconica di Messina, ma si trova anche in altre parti d’Italia, preparata da panificatori del sud o messinese.

Quando è fatta bene mangiarla è come sentirsi in riva allo stretto.

 

 

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