EMMA PRIOLI, UNA VITA DEDICATA ALLA DANZA

Fino a qualche tempo fa, il sogno prediletto dalle bambine era quello di diventare ballerine. Calcare palcoscenici importanti, disegnare nell’aria leggiadre movenze e volteggiare indossando tutù e punte con nastri di raso. La danza a cui si faceva riferimento era solo quella classica ed a Messina aveva il nome del Centro Studi di Danza Classica di Emma Prioli. Diventato successivamente Istituto Regionale Danza.

Emma Prioli nasce a Roma dove si diploma al Corso di Perfezionamento presso l’Accademia Nazionale di Danza. Autorizzata dal Ministero della Pubblica Istruzione nel 1973 si abilita all’insegnamento della danza classica fino a diventare, successivamente, Vice-Presidente dell’Associazione Nazionale Insegnanti di Danza.

Al suo attivo ci sono diciotto anni di carriera artistica e teatrale che la vedono ballerina solista e Prima Ballerina in prestigiosi Teatri nazionali ed esteri.

GLI ESORDI

Da bambina, Emma Prioli, era vivace ed iperattiva, così consigliarono alla madre di introdurla alla danza “per essere disciplinata”. Ai tempi la disciplina era una cosa seria, così come la danza classica. Tanto per muoversi, placarsi e nessun altra pretesa, venne iscritta all’Accademia Nazionale di Danza a Roma.

<<Verso i 14-15 anni – racconta la prof.ssa Prioli – mi dissero che ero abbastanza portata e potevamo andare avanti. Cominciai a capire che mi piaceva ballare, mi piaceva fare danza nel vero senso della parola, tecnicamente parlando. Sono andata avanti ed a 22 anni ho deciso di fare la professionista quindi di andarmene da Roma e provare a ballare. Provare perché non era facile.

Mi hanno presa subito, ho cominciato a fare alcune cose prima in Italia e successivamente all’estero. Sono stata in Francia, in Germania ed in tanti altri Paesi europei fino ad arrivare in America. Ho fatto parte di diverse compagnie, anche quella del Balletto di Roma, insieme alle quali abbiamo girato Stati Uniti e Canada. Mi ricordo Washington, Philadelphia, New York, Chicago e non solo, è stato bellissimo, erano esperienze veramente incredibili.

Mi riferisco alle situazioni vissute, non all’emozione di calcare il palcoscenico. Per noi ballerine professioniste era una vita abbastanza normale, di routine: si andava, si ballava, si studiava, si lavorava, si montava il balletto, lo spettacolo e poi si andava in palcoscenico. Il palcoscenico era la normalità, era come il cibo per una persona che sa di mangiare tutti giorni.

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LA SCUOLA

Così è andata avanti tutta la mia strada come ballerina professionista. Ad una certa età, però, comincia a diventare più pesante, il corpo assorbe materialmente troppa stanchezza ed ho deciso di smettere. In quel periodo mi trovavo a Catania, al Teatro Bellini, e mi proposero di venire a Messina e di fare qualche lezione.

Poco dopo, nel 1974, insieme a mio marito [ dott. Alberto Bogani n.d.r. ] decidemmo di aprire la Scuola di Danza nella storica sede del Viale San Martino, sopra il cinema Odeon. Così è iniziata la mia carriera come insegnante.

Messina era una città stupenda, organizzata e devo dire veramente che si stava benissimo! Lo spettacolo dello Stretto invogliava a vivere qui e, anche se mio marito era palermitano, abbiamo scelto di fermarci per aprire la scuola. A quell’epoca non c’era niente, c’ero io, ed automaticamente sono stata considerata come l’interprete principale della danza a Messina.>>

Il “Centro Studi di Danza Classica” fu riconosciuto nel ’75 dall’Assessorato della Pubblica Istruzione della Regione Siciliana, avvalendosi esclusivamente della collaborazione di insegnanti qualificati, artisti e Maestri di fama internazionale. Dopo diversi anni, con la chiusura del cinema Odeon la scuola venne trasferita in via Industriale dove la Professoressa Prioli ha svolto la sua attività fino alla quiescenza. Dopo qualche tempo negli stessi locali la Prof.ssa Mariangela Bonanno ha istituito la terza sede della propria Scuola “Studio Danza” proseguendo, come da volontà della stessa Prioli (alla quale il centro coreutico rimane intitolato), la migliore tradizione didattica della danza a Messina.

I PROFESSIONISTI

Negli anni di attività, la Scuola di Danza Emma Prioli, ha formato diversi allievi che hanno proseguito i loro percorsi abilitandosi all’insegnamento o dedicandosi al professionismo.

Tra i tanti ricordiamo gli ultimi talenti che sono stati riconosciuti dalla prof.ssa Prioli ed incoraggiati a seguire percorsi di altissimo livello. Davide Riccardo, a soli tredici anni, spinto sulla strada del professionismo entra nel IV corso della scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma. Appena dopo due anni, nel 2015, con borsa di studio è al VII corso dell’American Ballet di New York. Dal 2020, come ballerino professionista fa parte della famosissima compagnia internazionale “New York City Ballet”.

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Sharon Tartaro, nel 2018, a soli quattordici anni, viene ammessa alla scuola di danza Nuovo Balletto Classico di Reggio Emilia. Dal 2020, anche lei si dedica al professionismo con successo.

<< Un talento – continua la prof.ssa Prioli –  si riconosce innanzitutto per le sue caratteristiche fisiche del corpo, dei piedi, della schiena, delle gambe, etc. e poi la voglia, la volontà di fare bene. La correzione viene accettata ed assimilata, anche se è diventato complicato correggere. Oggi non vuole essere corretto nessuno, sono tutti bravi e basta. Invece la disciplina, la ripetizione, l’allenamento sono importantissimi.

LA DANZA OGGI

Una volta c’era la danza classica e basta, poi gli americani hanno introdotto il contemporaneo sempre legato ad una preparazione di base. Quando apparve la danza contemporanea era interessante e piacevole. Adesso fanno Hip Hop, Jazz, moderna, fanno la qualunque, non c’è più una forma regale della danza.

La televisione ha assimilato tutto ed automaticamente la danza classica se n’è andata così, scomparendo piano piano. Non ci sono neanche più compagnie di ballo in Italia, è rimasto qualcosa solo nei Teatri delle grandi città e qualcosa di più all’estero. Dopo una vita dedicata a questo, da 20 anni a questa parte ho assistito a questo tracollo piuttosto veloce.

La danza è l’arte più importante, è l’espressione artistica più vecchia che esiste perché all’epoca della preistoria si ballava, ci si muoveva, non si faceva la musica perché non c’erano gli strumenti. Poi sono arrivati i suoni ma la danza appartiene al corpo umano da sempre. Bisogna essere generosi perché attraverso l’espressione del corpo, attraverso l’arte, si dona agli altri il proprio io più profondo.

Io non insegno più ma tutti i giorni sono allo Studio Danza dove la Maestra Jo Prizzi, diplomata con il Patrocinio del CID-UNESCO, fa lezione. Tra gli allievi ci sono diversi buoni elementi che si approcciano alla danza per muoversi e divertirsi. Anche se non si vuole diventare professionisti , la danza aiuta, è una disciplina profondamente formativa sia per il corpo che per la mente. La danza è potenza fisica e mentale.>>

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