PRESENTATO IL PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA E ARTI MARIA CELESTE CELI

Presentata  nella sede del Cirs la seconda edizione del Premio Maria Celeste Celi, concorso di poesia, narrativa, pittura e graphic novel intitolato alla poetessa e benefattrice messinese madre della Presidente del Cirs e fondatrice dell’Ente. Per gli studenti è previsto un apposito bando che comprende anche la  la possibilità per i giovani di esprimersi anche attraverso i social media e in particolare Tik  Tok.   La cerimonia di premiazione dei vincitori si terrà il 25 marzo prossimo alle 17.30 al Museo Regionale di Messina.

Alla conferenza stampa hanno partecipato, oltre alla Presidente del Cirs Maria Celeste Celi, la dott.ssa Agata Tringali in rappresentanza dell’Ufficio scolastico provinciale e i giurati del concorso. In collegamento web è intervenuto lo psicoterapeuta e scrittore Domenico Barrilà, che il 14 febbraio terrà un seminario online rivolto a docenti e studenti sulla comunicazione tra giovani e adulti. L’appuntamento web è strettamente legato al tema del concorso di quest’anno che è  “Loro (non)devono sapere”: dalla comunicazione negata alla comunicazione possibile.

Un contributo di emozioni, racconti, storie e immagini che possa migliorare le relazioni all’interno della famiglia e della società.

 Il tema trae spunto dal libro di Maria Celeste Celi ” Loro non devono sapere“, suo ultimo lavoro, pubblicato pochi giorni prima della sua morte. Si tratta del diario privato di una bambina vissuta in una famiglia borghese siciliana, negli anni ’30, documento prezioso per conoscere la difficile e spesso distorta comunicazione tra “Loro”, gli adulti abituati a dare ordini, e “Noi”, la bambina che ubbidisce, come tutti i figli di una famiglia “perbene”.

Le opere in concorso dovranno rappresentare il complesso rapporto tra giovani e adulti, talvolta pregiudicato da difficoltà di comunicazione tra due mondi che tendono a non incontrarsi.

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“E’ un premio che celebra la fondatrice del Cirs, anche poetessa e scrittrice- ha detto la presidente Maria Celeste Celi- ma soprattutto celebra i valori che ci ha tramandato. L’argomento del concorso quest’anno riguarda la comunicazione tra i giovani e gli adulti, una comunicazione spesso negata, poco limpida. Con il concorso vogliamo stimolare il confronto generazionale, per far sì che questi due mondi si incontrino: gli adulti possano ascoltare i messaggi non sempre chiari che i più piccoli lanciano e i giovani riacquistino interesse a comunicare a noi i loro pensieri”.

Durante la conferenza Stampa è stata presentata una pubblicazione sul Premio dello scorso anno realizzata con la grafica del prof. Francesco Mento. La rivista comprende  tutti i contenuti che hanno caratterizzato l’evento, le opere vincitrici e le foto delle premiazioni.

Ricco il programma dell’evento del 25 marzo al Museo che in apertura vedrà la presentazione del libro della Celi curata dallo psicoterapeuta e scrittore Barrilà e intervallata dalla lettura di brani da parte dell’attore Luca Fiorino. Subito dopo avrà inizio la cerimonia di premiazione dei vincitori del concorso.

I giurati del Premio Maria Celeste Celi

Le opere verranno valutate da una giuria composta per la sezione poesia dal prof. Dario Tomasello, Ordinario di Letteratura Contemporanea di UniMe, da Maria Teresa Prestigiacomo, critico e giornalista, dallo scrittore e giornalista Giuseppe Ruggeri e dal docente di Lettere Orazio Nastasi. A giudicare la opere di narrativa saranno  lo scrittore Mario Falcone, le docenti di Lettere Pinella Bonanno e Annamaria Fiorenza e Annamaria Celi, critico letterario. Per la sezione pittura i giurati saranno Giovanna Famà, storico dell’arte e l’imprenditore Antonio Barbera. Nella sezione Graphic Novel sono impegnati come giurati i creatori di fumetti Lelio Bonaccorso e Michela De Domenico.

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Con il Premio si intende rinnovare la memoria della poetessa Maria Celeste Celi, e al contempo sensibilizzare i giovani all’arte e promuovere i poeti contemporanei e gli artisti già affermati. Con il tema del concorso “Loro (non)devono sapere”: dalla comunicazione negata alla comunicazione possibile”, ispirato al romanzo della Celi, si vuole mettere l’accento sulle dificoltà di interazione tra gli adulti e le giovani generazioni, con riferimento particolare alla diversità di comunicazione, con l’obiettivo di avvicinare due realtà troppo spesso distanti.

Maria Celeste Celi (Caltanissetta, 10 settembre 1927- Messina, 11 giugno 1987) trascorre la prima infanzia ad Agrigento, sua città d’origine, in una casa che domina la Valle dei Templi e il mare che ispirerà i suoi primi canti. Adolescente si trasferisce a Firenze, dove partecipa alle attività di Badia con la “Messa del povero”, legandosi con profonda e duratura amicizia a Giorgio La Pira e Fioretta Mazzei.

Si stabilisce presto a Messina, dove dopo la laurea inizia un impegno costante in attività culturali e sociali. Milita nella F.U.C.I. (federazione Universitaria Cattolica Italiana) di cui diventa responsabile regionale per la Sicilia. Dedica un’attività appassionata ed intensa al

CIDD, Centro Italiano Difesa Donna, fondando una Casa-Famiglia destinata ad assistere ragazze madri e i loro bambini. Partecipa inoltre alla fondazione della rivista messinese “Prometeo” e collabora alla direzione.

Nel 1970 pubblica la raccolta di poesie “Occhio di mare”, edita da Guanda e nel 1974 “I segni acuti” per Rebellato editore. E’ del 1987 il suo ultimo lavoro, un singolare volume in prosa dal titolo “Loro non devono sapere”, pubblicato dalla casa editrice Il Ventaglio di Roma pochi giorni prima della sua morte.

 

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