TUTTI I NUMERI DEL SOLD OUT DI VASCO ROSSI A MESSINA

“Per la notte del 17 giugno non c’è un posto letto libero a Messina e tanti altri sono stati occupati in provincia. Vi pare poco questo? E le istituzioni non si rendono conto che il turismo dei grandi eventi potrebbe essere quella voce che grazie agli sforzi dei privati crea una ricaduta economica enorme nei territori.”

 Oltre 2300 i posti già prenotati, a cui si aggiungono le 300 camere dello staff.

Nessuna manifestazione può vantare questi numeri. E noi paghiamo tutto, la ricaduta economica verificabile. Abbiamo mandato alle istituzioni i flussi di provenienza del pubblico. A Messina verranno da tutte le regioni d’Italia ed anche dall’estero e non si fermeranno solo una notte, ma anche di più. Questo è turismo a tutti gli effetti, che crea economia, che fa lavorare ristoranti, locali, taxi ecc.

I numeri -e le ragioni- del sold out.

Con giustificato orgoglio Costa sciorina uno per uno i numeri della nuova grande operazione Vasco a Messina. 72 autotreni con attrezzature all’avanguardia, 234 tecnici specializzati per montarlo a cui si aggiungono 700 maestranze locali, per un totale di circa 1000 persone impegnate a vario titoli. 7 giorni per montare il palco e 2 per smontarlo.

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Una suggestiva immagine del San Filippo di Messina stracolmo in uno dei concerti di Vasco Rossi a Messina.

Vasco viaggia con due palchi gemelli.

E non potrebbe essere altrimenti, visto il numero dei concerti in programma da qui al 30 giugno. E’ alto come un palazzo di 9 piani, per tenerlo servono 150 tonnellate di zavorre. L’equipe tecnica utilizza 2 gru, 12 muletti e 2 piattaforme che raggiungono un altezza di 40 metri.

Il montaggio del palco a Messina inizierà il 10 giugno.

“Dietro Vasco c’è una macchina organizzativa da paura – aggiunge Carmelo Costa- Solo lui in Italia può permettersi questo.  Il Franco Scoglio di San Filippo farà solo si fa per dire 40.000 spettatori perché sono quelli che entrano nello stadio, ma in Italia viaggia con cifre tre volte superiori.”

Vasco Rossi è in “bolla”.

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“Quando è in tour Vasco si chiude in bolla – racconta Carmelo Costa. “Ha un suo entourage che si occupa di lui e lo protegge,  limita i contatti per timore del covid e per evitare qualsiasi rischio. E’ un po’ come i calciatori della nazionale prima di un mondiale, ha 11 tappe da qui al 30 giugno e trovo che il suo sia  un atteggiamento responsabile.”

In attesa del Franco Scoglio di Messina, San Siro e la Trentino Musica Arena.

A San Siro sarà a breve, a Trento Vasco Rossi si è esibito davanti a 120.000 spettatori. “bentornati -ha detto- Finalmente tutti insieme.” Il Blasco ha interpretato tanti suoi successi degli anni 80, ha fatto riferimenti alla pandemia ed ha invitato alla pace: “Torniamo a fare musica, perché la musica è contro la guerra, ora voglio portare un po’ di gioia in tutta Italia.”

Foto Giovanni Isolino.

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