SANREMO “FASHION”, IL FIORE ALL’OCCHIELLO DI LAURO E IL GENDERLESS DI MALGIOGLIO

Bianca Balti e Damiano David. Ma anche Nino Frassica e Cristiano Malgioglio. Oltre al padrone di casa Carlo Conti e agli artisti in gara. Se i look della seconda serata fossero delle pietanze, sulla tavola del Festival non mancherebbe proprio nulla.

Il secondo atto del Festival di Sanremo 2025 è sontuoso e casereccio come un cenone di Natale in famiglia. E se i look di ciascun protagonista fossero una pietanza, ci sarebbe di che mangiare! A partire da Bianca Balti, delicata e seducente come una creme brûlé o Cristiano Malgioglio ricco, stratificato e genderless come una red velvet. 
Non mancano “i sapori di casa”, quelli genuini e semplici come i look di Simone Cristicchi, classico e senza troppi fronzoli e quello di Lucio Corsi che abbandona i panni del nostalgico clown a favore di un look più comodo e “sciolto”. Un moderno Oliver Twist con tanto di cappello e pantaloni alla zuava.
 
Serena Brancale ha invece un retrogusto un pò amaro. Una cacio e pepe con poco pepe e troppo cacio. L’artista vince con il beauty look che rimanda ad una giovanissima Brigitte Nielsen, ma gli abiti scelti per il Festival continuano a non convincere. Mentre Fedez torna nel suo stile casual e sempre in nero. Occhi inclusi! Un’eleganza poco ostentata che funziona bene. Come un buon digestivo dopo pasto. 
 
Rose Villain è la pappa al pomodoro, la cotoletta con le patatine e il gelato al cioccolato. Ha quel tipo di bellezza che attrae uomini e donne ed è forse per questo motivo che qualsiasi abito indossi passa (quasi) sempre in secondo piano. La Villain che ci piace porta jeans e t-shirt. 
 
L’esibizone di Damiano David in completo nero e guanti di pizzo e il bacia mano di Achille Lauro con fiore all’occhiello e completo gessato color burro sono forse i momenti più sexy della serata. Sono l’alta pasticceria, il vino d’annata o il whiskey di nicchia (ecco, quella roba lì!). Il sodalizio dell’artista romano con Dolce & Gabbana tira fuori tutto lo charme di Lauro valorizzandone la fisicità e persino la performance canora. 
 
Elodie non convince, è il troppo che stroppia. La pelliccia burgundy in palette con l’abito è forse too much. Tuttavia, acquisisce un senso se matchata ai movimenti sinuosi delle braccia. 
 
Il padrone di casa Carlo Conti porta invece la propria visione di Sanremo anche nei look. Eleganti, classici e mai eccessivi. E il piatto sicuro che non può mancare. Una lasagna di verdure ben impiattata.
 

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