DALLA METAMORFOSI DI MAREGROSSO NASCE IL LIBRO “RIGENERARE IL TERRITORIO”

 

Oggi alle 16.30 verrà presentato il libro “Rigenerare il territorio. Un progetto di ricerca partecipativa a Messina” (Carocci editore, 2024) presso la biblioteca sociale “Stefano D’Arrigo” all’interno dell’HUB di comunità di Maregrosso.

Il volume, a cura di Tiziana Tarsia, sociologa del Dipartimento COSPECS (Università degli Studi di Messina), racconta l’esperienza del progetto ArPA (acronimo di Arte, Partecipazione, Abitanza) grazie al quale è stato realizzato un altro tassello che si inserisce nel più ampio processo di riqualificazione, iniziato con Capacity, che ha visto protagonista il quartiere di Maregrosso.

Attraverso le sue attività e i suoi laboratori, ArPA ha permesso di continuare a consolidare quel processo creativo e partecipativo che ha accompagnato la nascita dell’HUB di Comunità gestito da Ecos-Med in cui si sta sperimentando una prima esperienza di housing sociale e lo sviluppo di una Comunità Energetica prototipale. Al suo interno vi hanno inoltre sede il centro socio-educativo “Il Melograno” e uno dei poli territoriali della biblioteca diffusa “Stefano D’Arrigo”, spazi aperti agli abitanti del territorio e all’intera cittadinanza.

 

Da questo progetto è nato il libro “Rigenerare il territorio”, un racconto a più voci che descrive le contraddizioni, gli apprendimenti e le pratiche di un processo già avviato e che, anche con ArPA, ha continuato a svilupparsi nella sperimentazione di laboratori artistici e performativi – realizzati tra la fine del 2022 e l’estate del 2023 – partendo da una riflessione sull’uso degli strumenti di ricerca sociale partecipativi e creativi che lo hanno guidato.

 

La quarta di copertina spiega bene il filo rosso, le traiettorie e le domande che hanno mosso il gruppo di ricercatrici, artisti e professionisti a lavorare insieme con l’idea di dialogare con le persone e i luoghi di Maregrosso. Gli autori e le autrici ne descrivono i passaggi proponendo, capitolo dopo capitolo, una lettura riflessiva e metodologica dell’uso degli strumenti di ricerca nell’ambito del lavoro sociale.

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“Abbiamo bisogno di nominare i luoghi in cui abitiamo per riconoscerli e immaginarli – scrive Salvatore Rizzo autore del primo capitolo, ripercorrendo le tappe significative del processo di trasformazione che ha interessato l’area –  Maregrosso è uno dei luoghi della città di Messina per molti anni dimenticato e che oggi sta vivendo un processo di radicale trasformazione. Il Melograno è diventato un punto di riferimento per le iniziative educative e sociali mentre l’Hub è uno dei nodi de I Parchi della Bellezza e della Scienza, infrastrutturazione educativa a rete promossa e co-organizzata dalla Fondazione MeSSInA”.

 

Continua a raccontarci di questo cambiamento Monica Musolino (sociologa), sottolineando che il progetto ArPA ambisce a voler “mettere a sistema relazioni, attività e iniziative”. Gi interventi che lo hanno preceduto sono stati infatti il punto di partenza da cui si è avviata la riflessione sull’utilizzo degli strumenti di teatro dell’oppresso e del documentario partecipato con i quali si prosegue sul sentiero già tracciato.

 

“Abbiamo lavorato sulle connessioni tra le camere dei documentaristi e il diario dell’etnografa – spiegano Mauro Maugeri (videomaker e regista) e Giuliana Sanò (antropologa) – un modo per ri-connettere lo spazio passato e presente di Maregrosso con il resto della città”.

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Il capitolo successivo prosegue con le considerazioni di Alberta Giorgi e Micol Pizzolati (sociologhe), che avviano un processo di riflessività con chi ha seguito il laboratorio sul documentario partecipato. Le autrici sottolineano come “utilizzando la tecnica del racconto digitale abbiamo chiesto ai partecipanti di raccontare Maregrosso e le loro emozioni nel parlare con chi abita e abitava il quartiere. Le storie multimediali hanno evocato fantasmi del passato – relazioni che riempivano lo spazio e gli davano vita – restituendo un presente fatto di assenze”.

 

Infine, Roberto Mazzini (attore e regista teatrale, cooperativa Giolli) e Tiziana Tesauro (sociologa) rivolgono lo sguardo al futuro, concentrandosi su quanto può ancora accadere in quest’area.

 

“Il volume vuole essere uno spazio di ragionamento ed esplorazione, mettendo in rilievo punti di forza e criticità di un percorso breve ma anche denso di tensioni ed energie che vogliamo raccontare e condividere con la cittadinanza oltre la scadenza naturale del progetto” spiega Tiziana Tarsia, curatrice del libro e referente scientifica di ArPA.

 

L’evento di presentazione sarà infatti un’opportunità di dialogo e confronto per ragionare e continuare una riflessione partecipativa e comunitaria. Il gruppo di lavoro si confronterà con residenti, cittadini, stakeholder territoriali e amministrazione locale per presentare gli esiti del lavoro di ricerca e proseguire a immaginare il futuro dell’area.

 

Sono stati invitati all’incontro tutti coloro che hanno partecipato alle attività del progetto ArPA, gli attori istituzionali interessati per competenza ai temi trattati nel libro e il Servizio sociale professionale.

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