I LEONI DI SICILIA: LA SAGA DEI FLORIO SU UN’ISOLA ARISTOCRATICA E RIVOLUZIONARIA

I Leoni di Sicilia è una serie che attraversa l’Ottocento, una grande saga famigliare di tenacia, orgoglio, potere e ambizione, ambientata in una Sicilia dell’aristocrazia, ma scossa da un grande fermento rivoluzionario. Isola della tradizione e allo stesso tempo avanguardia operosa, fiorente, centro vibrante del Mediterraneo. Una terra lontana dagli stereotipi e i pregiudizi che l’hanno marcata per decenni”.

Paolo Genovese ha raccontato così I Leoni di Sicilia, serie kolossal che arriva oggi su Disney+ con i primi quattri episodi, per concludersi il primo novembre con i restanti quattro. Tratta dall’omonimo bestseller di Stefania Auci, è uno spaccato di Sicilia dell’Ottocento fino all’Unità d’Italia del 1861 attraverso la saga della famiglia Florio tra amore, famiglia, successi, guerre e rivoluzioni.

La serie è stata presentata in anteprima alla diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma alla presenza del regista e del prestigioso cast che hanno sfilato sul red carpet dell’Auditorium Parco della Musica dopo essersi concessi al photocall del mattino: Michele Riondino nel ruolo di Vincenzo Florio, Miriam Leone, splendida quasi mamma, in quello di Giulia Portalupi, Ester Pantano nel ruolo di Giuseppina giovane (da adulta sarà interpretata da Donatella Finocchiaro), Vinicio Marchioni nei panni di Paolo Florio, Eduardo Scarpetta nel ruolo di Ignazio Florio (figlio di Vincenzo), Paolo Briguglia in quello di Ignazio Florio e Adele Cammarata in quello di Giovanna D’Ondes.

Io sono molto felice di essere entrata in una storia di Sicilia che non parla di mafia – ha detto Miriam Leonee quindi un racconto che riscatta le cose belle che ci sono e ci sono state nella nostra terra”.  Una storia che comincia con i fratelli Paolo e Ignazio Florio che lasciano la miseria di Bagnara Calabra per cercare fortuna a Palermo, dove aprono un’aromateria e in poco tempo diventano ricchi. Ma sarà il figlio di Paolo, Vincenzo, a trasformare Casa Florio in un vero impero commerciale di spezie, tonno, zolfo e navi negli anni dell’Unità d’Italia. Alimentata da un bruciante desiderio di riscatto, la sua ambizione è quella di essere trattato da pari dai veri potenti di Palermo: i nobili. Per questo cerca per sé una moglie titolata, ma s’innamora follemente di una borghese, Giulia Portalupi, che lo distoglie dalle sue ossessioni. Queste tuttavia ricadranno come una maledizione sull’unico figlio maschio, Ignazio, cui spetterà il compito di tenere alto il nome dei Florio.

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I Leoni di Sicilia non poteva quindi che essere ambientata nei luoghi emblematici della Sicilia dell’Ottocento, dei Florio e degli eventi storico sociali che hanno accompagnato la loro ascesa. Cefalù ha quindi ospitato la ricostruzione del porto di Palermo, tra ricostruzione storica ed effetti speciali. Altri luoghi della serie sono le Saline con la loro grande potenza visiva, Trapani e il villino Nasi, gioiello del primo Novecento, divenuto la Capitaneria di Porto, la Tonnara di Favignana appartenuta ai Florio con la sua imponenza.

Ma è soprattutto Palermo che ha offerto alla serie la possibilità di essere girata in luoghi di grande potenza visiva ed evocativa: da Piazza Pretoria, con il Palazzo delle Aquile e la grande Fontana Salotto dell’aristocrazia e del potere, a Piazza Bellini, luogo emblematico della stratificazione culturale con le cupole rosse di San Cataldo, fino ai 4 Canti, cornice che inquadra alla perfezione una nobiltà in declino. Palazzo Mirto ha ospitato gli interni della casa dei Florio al loro apice, con i suoi arazzi, affreschi, intarsi marmorei e arredi originali, mentre Palazzo Ganci, con il suo splendido chiostro e la sua piazza, ha ospitato gli esterni. A Palazzo Alliata di Villa Franca, infine,  si è scelto di ambientare il circolo della Palermo bene.

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“L’obiettivo era quello di cogliere il Genius loci di una città che al tempo dei Florio era ricca e florida alla pari delle grandi città europee, governata da una nobiltà al tramonto spodestata da una borghesia rampante della quale i Florio sono stati un brillante esempio – spiega ancora  Genovese – Per questo abbiamo voluto valorizzare le splendide bellezze dell’isola, tali da diventare  vere e proprie protagoniste del racconto, punti di riferimento imprescindibili per entrare nel mondo narrativo.

Luoghi che sono vissuti e attraversati da personaggi vividi, interpretati da un cast costellato di grandi protagonisti e caratteristi siciliani, che renderanno la storia vera e vivace, con l’uso e il rispetto della musicalità e della cadenza palermitana, che anche i Florio, di origine calabrese, adottano nel corso della storia, acquisendo l’accento della città che li accolse. Ogni luogo rappresentato permetterà allo spettatore di immedesimarsi nello spirito del tempo e nella storia della Sicilia. Una musicalità che accompagna le immagini, anche per mezzo di temi tradizionali e folkloristici, reinterpretati in forma moderna“. Nel cast anche Claudia Pandolfi, Toni Sperandeo, Emmanuele Aita.

Patrizia Simonetti

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