LE SCELTE DI PAOLA E GIULIANA, DONNE IMPRENDITRICI E CON L’AMORE PER LA LORO SALINA

Il ristorante A Quadara

Paola e Giuliana Cafarella sono due sorelle imprenditrici. Vivono a Malfa, uno dei tre  comuni di Salina, molto ben organizzato con ristoranti, alberghi di  livello ed una natura rigogliosa. Qui gestiscono delle attività molto amate dai turisti che scelgono Salina per le vacanze: la trattoria “A Quadara” affacciata sul corso principale di Malfa, il  Bed  & Breakfast “A Alera” con un belvedere mozzafiato a picco sul mare e delle case vacanze.

La terrazza del B & B A Alera

29 anni Paola, 34 Giuliana sono figlie d’arte. Il nonno e la loro famiglia gli hanno trasmesso  l’amore e la passione per quello che, un tempo, prima del grande turismo nelle Eolie, era considerato un lavoro come altri con il quale vivevano molti isolani. Oggi invece è un lavoro che esige massima professionalità, aggiornamento continuo, scelte importanti, tanti sacrifici e, per fortuna, oggi come ieri, sempre tanta passione.

Scelte significative caratterizzano il modo di fare turismo  e impresa di Paola e Giuliana Cafarella.

“La A Quadara -raccontano- nasce dall’idea di creare un ristorante di famiglia.” “A Quadara è quel grande pentolone nel quale il 19 marzo a Malfa,  giorno della festa di San Giuseppe, si cucina per tradizione la pasta con i ceci. Noi ci siamo ispirati a questa antichissima festa per creare quattro anni fa un ristorante che puntasse sulla cucina genuina, semplice e con materie prime di altissima qualità, alcune provenienti dall’orto di famiglia.”

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Orgoglio, tradizione, un tocco di innovazione e l’idea di creare tutto all’interno della A Quadara

“Per scelta non ci avvaliamo di preparazioni esterne -proseguono Paola e Giuliana- prepara tutto con molta pazienza il nostro chef Giuseppe Cappadonia, dal pane alla pasta fresca, ai biscottini con il vino cotto o con la Malvasia e persino la buccia del cannolo scomposto che serviamo con la tipica ricotta di Vulcano. Andiamo sempre alla ricerca delle materie prime migliori, la pasta e ceci ad esempio  la prepariamo con i  rinomati ceci di Valguarnera. Ovviamente nel  menu non può mancare il buon pescato locale, le insalate con i capperoni, la caponata e l’insalata eoliana e tutto quanto di buono offre la nostra isola e le Eolie.”

Lo chef Giuseppe Cappadona ci mostra il piatto che ha preparato per noi: gnocco di patate ripieno di ricotta di vulcano con chips di fiori di zucca e gambero eoliano in purezza. Una vera delizia dove ogni sapore di una straordinaria materia prima viene esaltata da una preparazione “semplice” e molto attenta al rispetto delle peculiarità di ogni ingrediente.

Nella sua carriera Cappadonia ha lavorato in  importanti strutture, poi ha scelto di essere autore  di cucina di tradizione e di qualità, lontana dai “grandi numeri”e da quel concetto di gourmet che non si addice all’atmosfera naturale di un’isola come Salina. La sua si potrebbe definire una cucina d’esperienza,  creata senza fretta, da gustare e seguita personalmente piatto dopo piatto

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Donne, imprenditrici e  la fatica di ogni giorno…

Paola e Giuliana sorridono, ma la fatica appunto in un assolato pomeriggio d’estate e con una serata tutta davanti è palpabile.

“E’ il nostro lavoro -dicono- ci siamo abituate, con il tempo abbiamo imparato a fare tutto, di tutto e soprattutto  a farlo  noi”. Imprenditrici dunque  e lavoratrici in prima persona, e sempre con un sorriso e con quello spirito di accoglienza che non deve mai mancare neppure davanti alle richieste più singolari.

Paola e Giuliana Cafarella si raccontano a Patrizia Casale

 La chiaccherata  è stata piacevole, ma è quasi il  tramonto, la “A Quadara” ed il lavoro preparatorio presso “l’Alera” aspettano Paola e Giuliana, ma prima di andare ci lasciano un ultimo pensiero…

“Facciamo tanti sacrifici è vero, ma abbiamo anche tante soddisfazioni,  noi siamo contente quando il cliente ci racconta che è voluto tornare da noi perché è stato bene. Quando fai vacanza in un’isola come Salina dove il turismo è anche a misura d’uomo le persone cercano il contatto umano ed anche noi lo ricerchiamo, quando possiamo creare questo feeling il lavoro non pesa e ne siamo felici, molto felici!”

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