RISPARMIO ENERGETICO, LE NUOVE DIRETTIVE DEL GOVERNO

Il Decreto sul risparmio energetico adesso è ufficiale: un’ora al giorno in meno e stagione accorciata di 15 giorni: i riscaldamenti si accendono otto giorni dopo il consueto e si spengono sette giorni prima.
Il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha firmato il Decreto che definisce i nuovi limiti temporali di esercizio degli impianti termici di climatizzazione alimentati a gas naturale e la riduzione di un grado dei valori massimi delle temperature degli ambienti riscaldati.
Il periodo di accensione degli impianti è ridotto di un’ora al giorno ed è accorciato di 15 giorni, posticipando di 8 giorni la data di inizio e anticipando di 7 la data di fine esercizio“.
Si ridisegna così la cartina di accensione dei riscaldamenti, in questo modo:
1) Zona A: ore 5 giornaliere dal 8 dicembre al 7 marzo;
2) Zona B: ore 7 giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo;
3) Zona C: ore 9 giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo;
4) Zona D: ore 11 giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile;
5) Zona E: ore 13 giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile;
6) Zona F: nessuna limitazione.
Non tutte le strutture sono coinvolte, ci sono delle esenzioni: “Non si applicano agli edifici adibiti a luoghi di cura, scuole materne e asili nido, piscine, saune e assimilabili e agli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e simili per i quali le autorità comunali abbiano già concesso deroghe ai limiti di temperatura dell’aria, oltre che agli edifici che sono dotati di impianti alimentati prevalentemente a energie rinnovabili”. 
Per quel che riguarda la temperatura, i valori di riferimento erano 18 gradi (con 2 di tolleranza) per le attività industriali e artigianali e 20 gradi (sempre con 2 di tolleranza) per gli altri edifici. Si scende quindi a 17 e 19 gradi.
L’Enea aveva stimato i possibili risparmi in termini di metri cubi di gas consumati, 2,7 miliardi, e quantificandolo in una media di risparmi a famiglia di 179 euro.

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