ALESSANDRO GASSMAN: MENO SELFIE E PIU’ IMPEGNO, PER UN MONDO ECOSOSTENIBILE

Proseguono gli incontri per RIVIERA INTERNATIONAL FILM FESTIVAL che ha visto come protagonista l’attore e regista Alessandro Gassman, autore del libro “Green Heros” edito da Piemme.

PENSARE VERDE

Alessandro Gassman racconta fin dalla prime pagine la ragione per cui ha deciso di “pensare verde”: la nascita di Leo, oggi 23enne. <<Quando arriva un figlio cominci a immaginare il futuro non pensando più alla tua esistenza, ma alla sua – ha detto – Dopo che io non ci sarò più, lui abiterà su questo Pianeta per almeno 50 anni. Come sappiamo da innumerevoli studi, la qualità della sua vita non sarà come la mia. Stiamo danneggiando in maniera sempre più veloce la Terra. Mi sento responsabile. Anche io per 57 anni ho guidato, consumato, bruciato, riscaldato… Vorrei che mio figlio avesse un ricordo di suo padre come di una persona che a un certo punto ha cercato di recuperare in parte il danno fatto>>.

La chiacchierata, abilmente moderata da Isabella Fava, si è, quindi, incentrata sull’impegno di Alessandro Gassman nei confronti del pianeta <<Il messaggio che lancio nel libro – ha proseguito – è quello di impegnarsi a cercare la soluzione. Racconto, infatti, la storia della piccola imprenditoria che si è messa in gioco e sta facendo qualcosa per “cambiare”, per “migliorare” l’ambiente>>.

IL KYOTO CLUB E L’IMPEGNO FATTIVO

<<Ho incontrato tantissimi giovani “innamorati” come me del nostro pianeta che, ogni giorno, lottano per volerlo “salvare”, “abbellire”. Il mio impegno – ha proseguito – ha avuto una svolta importante con l’incontro con Annalisa Corrado, ingegnere meccanico, che, a Roma, mi ha fatto conoscere il Kyoto Club un’organizzazione non profit, nata ufficialmente nel Febbraio del 1999, costituita da imprese, enti, associazioni e amministrazioni locali, impegnate nella riduzione delle emissioni di gas-serra prevista dal Protocollo di Kyoto e dagli obiettivi europei al 2030.>> <<Salvare il pianeta – ha sottolineato – è di vitale importanza per le nuove generazioni che corrono il rischio di vivere in un luogo totalmente diverso da quello che conosciamo. Mi sto impegnando in tal senso anche su set. Infatti gli ultimi film di mia produzione, hanno ridotto a zero l’uso della plastica e sono, totalmente rivolti alla salvaguardia della natura>>.

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L’AMORE PER L’AMBIENTE NEL DNA

Il racconto di Alessandro Gassman è proseguito con alcuni aneddoti relativi alla sua vita <<Mia madre, donna di grande cultura, non ha mai dimenticato le sue origini “contadine”, da bambino crescevo immerso nell’orto che lei stessa coltivava e avere le mani sporche di terra ti permette di apprezzare il bello della vita nella sua assoluta semplicità. Probabilmente l’attaccamento alla natura è insito nel mio dna; anche mio nonno, che era tedesco, giunse in Italia nel 1919, per una vacanza, subito dopo la laurea in Ingegneria sismica, e il suo viaggio fu totalmente “ecosostenibile” dato che vi arrivò a piedi e nutrendosi solo della caccia che praticava nei luoghi di passaggio… Io, devo dire, non amo la caccia, preferisco relazionarmi agli animali nel loro habitat… Ho un ricordo molto simpatico, a tal proposito, che ha coinvolto il mio caro amico Gianmarco Tognazzi durante le riprese del film “Teste di cocco” girato interamente nel Borneo Malese. Lui ha sempre avuto paura degli animali e, durante le riprese, fu preso di mira da un gruppo di scimmie urlatrici. Per salvarsi dovette gettarsi in mare cercando di salvare la parrucca che, per l’occasione, doveva indossare e che, a detta della produzione, era l’unica in nostro possesso>>.

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MENO SELFIE E PIU’ IMPEGNO

Alessandro Gassman è stato chiamato ad interpretare, come voce narrante, dalle Nazioni Unite, lo spot per i cambiamenti climatici trasmesso in tutte le sale cinematografiche prima della visione dei film <<E’ stato un vero onore, nonché una grande soddisfazione essere scelto per lo spot – ha concluso – bisognerebbe essere presenti in maniera fattiva nella salvaguardia dell’ambiente. Mi rivolgo, in particolare a tutti i personaggi pubblici che dovrebbero, come fa Di Caprio, grande professionista e grande sostenitore della natura, tanto da poter essere davvero considerato un supereroe dell’ambiente, mettersi in gioco. Ho un “tormentone” da lanciare, a tal proposito “Meno selfie e più impegno”>>.

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