messina nascosta

LA MESSINA CHE NON TI ASPETTI: I 4 POSTI DA SCOPRIRE E FOTOGRAFARE

La città dello Stretto nasconde degli scorci particolarissimi, tra mare, montagna e arte. Posti insoliti dalla straordinaria bellezza da vivere e immortalare in uno scatto.

“A Messina non c’è niente”, una frase che spesso rimbomba in maniera assordante, forse perché ci si sofferma poco o forse per le tante cose negative di cui si sente parlare, e invece c’è molto altro. Messina è la porta della Sicilia. Una città che la maggior parte delle volte viene considerata solo come di passaggio per raggiungere altre località, ma è un luogo dai meravigliosi paesaggi, il mare e la montagna a pochi km di distanza, tramonti impareggiabili. Tutti elementi che caratterizzano Messina donandogli bellezza e fascino. Tra le maggiori attrazioni c’è sicuramente il Duomo con il suo orologio astronomico, il museo regionale con i suoi Caravaggio, la chiesa dei Catalani resistita al terremoto del 1908, ma vi siete mai chiesti se ci sono dei posti da visitare diversi da quelli che tutte le guide turistiche propongono?

Ebbene si, esistono! Luoghi poco visitati e conosciuti ma dall’incredibile suggestione.

Tra lago e mare

Il primo posto si trova nella zona nord della città e più in particolare tra le località di Ganzirri-Torre Faro. Si tratta del caratteristico ponticello “Ponte del Canalone”, che sovrasta un piccolo corso d’acqua ed ha lo sbocco verso lo Stretto di Messina. Fa parte dei canali, 5 in tutta la zona, che non tutti conoscono anzi. Sembrano nascosti, sospesi nel tempo, abitati dai gabbiani ed ai lati da case e barche. È come fare un salto indietro, tra passato e presente. Scorci inediti ed affascinanti. Le acque cambiano il loro colore col passare delle ore, dal sole mattutino al tramonto. E’ quello il momento più suggestivo, in cui  il cielo si tinge di rosso e arancione e le acque ne riprendono la tinta. Uno scenario davvero unico.

LEGGI ANCHE  ALL'AUDITORIUM FASOLA LE "STORIE DI CONFINE" DELL'ASSOCIAZIONE INTERVOLUMINA

Il mondo a Messina

Secondo luogo dall’inaspettate peculiarità è l’orto botanico cittadino. Oasi verde di Messina che tutti dovremmo visitare almeno una volta. L’orto Botanico Pietro Castelli si trova nel cuore della città, in una posizione strategica ma altrettanto particolare. È strano pensare che a pochi passi dalle vie dello shopping ci sia un luogo dove ossigenarsi ed avere l’opportunità di scoprire insieme specie esotiche e mediterranee provenienti da tutto il mondo. In totale troviamo 6100 esemplari di cui 3.500 piante grasse, erbivore, carnivore, arbusti altissimi e secolari, foglie dalle più diverse forme, tutto all’interno di un unico ambiente curato con grande attenzione. Entrarci realmente significa fare un giro intorno al mondo, dal Brasile, all’Himalaya, al Tibet, Sud Africa.

Messina dall’alto

Messina non è solo mare, a soli 40 minuti in auto infatti si arriva in uno dei luoghi più panoramici di tutta la città, il monte Dinnammare. È situato proprio sulla punta nord-orientale della Sicilia ed appartiene alla catena montuosa dei Peloritani. Dalla sua cima si gode di un panorama come pochi  in Europa, sovrasta tutto  tutta la città, ma spostando leggermente lo sguardo si può scorgere Milazzo, le isole Eolie ed anche la costa calabra con l’Aspromonte. Un incredibile spettacolo per gli occhi affacciandosi da 1128 m di altezza. Propri lì si trova anche la suggestiva chiesetta ormai santuario della Madonna di Dinnammare.

LEGGI ANCHE  LA NOTTE DEI MUSEI, IL FASCINO DELL'ARTE CON UN'ALTRA LUCE

Creatività e arte

Ed infine un’opera molto particolare, la Rampa della Colomba. Un progetto nato per riqualificazione urbanistica cittadina e che ha preso vita tra colori accesi, arte e mitologia. Una scalinata che porta dritta al santuario di Montalto, alle cui estremità ci sono 9 Sirenidi in resina rappresentanti figure mitologiche di mostri marini e con il viso dalle sembianze di un grifone. Riprendono i soggetti protagonisti della fontana Falconieri di piazza Basicò. Un’esplosione di colori dai più tenui ai più forti come l’azzurro, l’arancione, il giallo attrae i passanti e li invoglia a salire scalino dopo scalino per scoprire i dettagli di questa singolare opera d’arte. Incaricati per la realizzazione artisti come Enzo Togo, Antonello Bonanno Conti, Paolo Bossa.

A questo punto, non resta che prendere la propria macchina fotografica e partire alla volta di una Messina diversa, tutta da scoprire.

Mariacristina La Rosa

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email