SICILIA BAROCCA: UN ITINERARIO RICCO D’ARTE TRA LE SCENOGRAFIE NATURALI DEL SET DI MONTALBANO

di Serena Marotta

La Sicilia alza il sipario tra storia, arte e bellezza e prende vita tra le pagine di un libro che vede protagonista il commissario Salvo Montalbano, nato dalla penna di Andrea Camilleri. Luoghi magnifici  fanno da scenografia naturale così si passa tra stili e denominazioni da Modica, cuore di barocco e cioccolato, all’immaginaria Vigata che rivive tra le strade di Scicli, passando per le splendide  e tranquille  Donnalucata e Punta Secca sino a raggiungere Ragusa Ibla e ai paesaggi di Ispica. Ci troviamo nel cuore della Sicilia sud-orientale, dove lo stile barocco accarezza piazze ed edifici storici. Stile che domina dopo la ricostruzione dell’area, ricostruzione resa necessaria dal catastrofico terremoto del 1693che distrusse molti gioielli architettonici per sempre.

Da qui si snoda il tour tra palazzi e chiese di Scicli in stile barocco: Palazzo Beneventano, con le maschere grottesche che si vedono dai balconi, il Palazzo Spadaro con i suoi affreschi e la splendida terrazza che si affaccia sul centro storico. Si possono ammirare le edicole votive o le chiese scolpite nella roccia e ancora: “Cristo in gonnella” custodito nella chiesa di San Giovanni Battista. Il viaggio a Scicli procede con il Duomo di Sant’Ignazio. Qui si può ammirare la Vergine guerriera.

Scicli è la protagonista indiscussa della serie di Montalbano con il suo Municipio, palazzo ottocentesco in stile neoclassico, che si affaccia su via  Francesco Mormino Penna,  e che nella serie è l’immaginario commissariato di Vigata.

E poi c’è Modica, un vero presepe scolpito nella roccia. Anche qui domina il barocco, oltre al nettare nero, infatti è famosa per le sue delizie di cioccolato. Barocco che si può ammirare già a partire dalla scalinata che porta al Duomo di San Giorgio, e poi c’è  San Pietro con la facciata imponente caratterizzata dalla presenza dei dodici apostoli in pietra.

Su una collina domina Ragusa Ibla con il suo gioiello più bello:  il Duomo di San Giorgio, e tutto intorno balconi fioriti e palazzi nobiliari con le loro facciate scolpite e le viuzze  lastricate. Qui si respira ancora arte con il Palazzo Arezzo di Trifiletti, residenza nobiliare neoclassica  e Palazzo La Rocca, del XVIII secolo, solo per citarne alcuni. Qui c’è anche il  Circolo di Conversazione che risale al 1850 e fu realizzato dall’aristocrazia locale per dissolversi dalla gente comune. Anche questo è stato utilizzato per molte scene del Commissario Montalbano.

E ancora, fuori dalla città,  il Castello di Donnafugata con il caratteristico labirinto il triplo giardino (inglese, francese e italiano) e un museo di vestiti d’epoca e anche questa set della serie di Montalbano. Infine a Punta Secca, frazione di Santa Croce Camerina, si trova un piccolo borgo che si snoda su sabbia e acque limpide: è qui che risiede Salvo Montalbano con la sua magnifica villa. (foto di copertina realizzate da Donatella Marotta, ndr).