Tra sentieri di lava, paesaggi lunari e fuoco nel cielo.
Stromboli non è solo un’isola: è un vulcano attivo che vive, respira e parla. La sua scalata è una delle esperienze naturalistiche più intense che si possano vivere in Italia e nel Mediterraneo. Un viaggio a piedi verso la cima, tra paesaggi primordiali, profumi di macchia mediterranea, silenzi assoluti e improvvise esplosioni di energia che illuminano il cielo.
Un sentiero tra mare e fuoco
L’escursione parte solitamente nel pomeriggio, accompagnati da guide vulcanologiche autorizzate — è obbligatorio per motivi di sicurezza. Si sale lentamente lungo i pendii del vulcano, attraversando sentieri immersi nella natura. In basso, si intravedono le case bianche del borgo di San Vincenzo; in alto, il cono fumante che domina l’isola da oltre duemila anni.
Durante la salita si attraversano distese di lava solidificata, sabbia nera, piante resistenti al vento e alla cenere, come ginestre, fichi d’India, e il profumatissimo elicriso. Più si sale, più il paesaggio si fa lunare: spoglio, silenzioso, carico di tensione e bellezza.
Il teatro del fuoco
Dopo circa due ore e mezza di cammino si raggiunge la zona dei crateri sommitali. Qui, al tramonto, inizia lo spettacolo. Il vulcano Stromboli è uno dei pochissimi al mondo a offrire un’attività esplosiva regolare, chiamata appunto “stromboliana”. Le sue esplosioni, improvvise ma prevedibili, sono gettiti di lapilli incandescenti che si sollevano verso il cielo in uno scenario quasi irreale.
L’emozione è fortissima: si avverte il boato sordo, si vede la lava brillare contro il buio del cielo, si sente l’odore acre della roccia e del fuoco. È un contatto diretto con le forze primordiali della Terra.
Il ritorno sotto le stelle
La discesa avviene in notturna, sotto un cielo limpido e stellato, seguendo sentieri di sabbia e cenere che scivolano sotto i piedi. Il silenzio è profondo, interrotto solo dai passi dei compagni di viaggio e dal respiro affaticato ma felice.
Arrivati in paese, la sensazione è quella di aver vissuto qualcosa di irripetibile, un incontro ravvicinato con l’anima viva dell’isola.
A tavola, sotto il vulcano
Dopo l’impresa, non c’è niente di meglio che fermarsi a cena in uno dei ristoranti tipici del borgo, dove si respira ancora l’adrenalina della scalata. Uno dei più noti è situato proprio ai piedi del vulcano, con terrazze panoramiche da cui si vede ancora il bagliore delle esplosioni in lontananza.
Qui si gustano piatti semplici e autentici: pesce fresco, capperi di Salina, cous cous e la classica granita con brioche. Il tutto accompagnato da un bicchiere di Malvasia delle Lipari, per concludere la giornata con gusto e un pizzico di poesia.
Un’esperienza tra cielo e fuoco
Scalare Stromboli non è solo un’escursione: è un rito, un incontro con la natura allo stato puro. E come ogni viaggio profondo, si chiude con la condivisione, la tavola, il sapore. Un ricordo indelebile che resta nel cuore… e nel palato.