Nella zona di Agrigento vive una razza caprina tanto antica quanto affascinante: la capra girgentana, riconoscibile per le sue inconfondibili corna a spirale e per la sua rusticità straordinaria.
Questa capra non è solo un simbolo di biodiversità: è anche la madre di uno dei formaggi più rari e pregiati della Sicilia, ancora poco conosciuto fuori dai confini regionali, ma oggi al centro di un rinnovato interesse da parte di gourmet, cuochi e giovani allevatori.
La capra girgentana prende il nome dall’antica denominazione della città di Agrigento (“Girgenti”) e affonda le sue origini in epoche lontane, forse portata in Sicilia da popolazioni asiatiche o medio-orientali.
Oggi è presidio Slow Food e inserita nei progetti di tutela della biodiversità, perché a rischio di estinzione:
Il latte di capra girgentana è una materia prima di altissimo valore: profumato, facilmente digeribile, povero di colesterolo e naturalmente privo di quella componente che causa il tipico odore forte del latte caprino, rendendolo più delicato e adatto anche ai palati più sensibili.
Da questo latte si ottengono formaggi freschi e stagionati dal gusto elegante:
- Robiole caprine e formaggi a pasta molle con crosta fiorita;
- Tume e formaggi stagionati dal profilo aromatico intenso, spesso affinati in foglie di fico o trattati con erbe spontanee del territorio;
- Ricotte setose e profumate, perfette per la pasticceria o i piatti della tradizione.
Ogni prodotto racconta una storia di territorio e di pascoli liberi: non esiste allevamento intensivo per la girgentana, che vive ancora in piccoli greggi a conduzione familiare.