Catania è da sempre città di mare. Ma più che una semplice cornice, il mare è linfa economica, identità popolare e motore di innovazione urbana. Tra il pittoresco mercato de La Pescheria, la pesca sostenibile e l’attivazione della Blue Economy, il comparto ittico catanese incarna con forza la sintesi tra eredità storica e prospettive future.
Il settore impiega a Catania circa 500 imprese della pesca, con un indotto di circa 3000 persone, un’autentica blue economy.
Nel cuore del centro storico, sotto gli archi di Carlo V e le mura del Seminario dei Chierici, si trova A’ Piscaria, lo storico mercato del pesce catanese le cui origini risalgono si ritiene al 1500. Pittoresche sono tutte le bancarelle che si distinguono per la Vanniata, quel modo tutto personale di invitare il pubblico a comprare il pesce.
Tra le specialità sempre al top della pesca tradizionale un posto d’onore spetta all’“acciuga di Catania”, presidio Slow Food di grande qualità
Negli scorsi mesi la Camera di Commercio di Catania ha promosso progetti sull’acquacoltura, coinvolgendo ristoranti e pescherie per sostenere la tracciabilità, il prodotto locale e ridurre la pressione sulla pesca marina .
Ma insieme con la tradizione è necessario sostenere l’innovazione promuovendo l’acquacoltura e la sostenibilità. Il futuro passa dal giusto equilibrio fra identità, qualità e nuove tecniche di pesca che tutelano l’ambiente.