I siti archeologici sommersi di Rgusa saranno accessibili anche ai subacquei non vedenti. Lo prevede la regione siciliana. Il progetto, che si svilupperà nei prossimi tre anni, contempla numerose iniziative per lo sviluppo di un’accessibilità completa e indipendente dei siti.
«L’adeguamento degli itinerari archeologici subacquei, creati dalla Soprintendenza del Mare nei fondali siciliani, anche per le persone con disabilità visiva è una delle nostre priorità – dichiara l’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato -. È in cantiere anche un progetto per formare istruttori e guide presso i centri di immersione siciliani, in modo da favorire questo particolare settore turistico. Una realtà già esistente in altre parti d’Italia e che la Sicilia vuole accogliere adeguando parte dei suoi percorsi culturali, sia nella tipologia di fruizione sia con la partecipazione attiva di guide adeguatamente formate».
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