Caltanissetta, un tempo era in Sicilia un centro nevralgico dell’industria dello zolfo. Nel secolo XIX ha vissuto una stagione davvero importante. In quel tempo la Sicilia produceva l’80% dello zolfo mondiale. Lo zolfo era economia e sviluppo. Le miniere della Valle dell’Imera davano lavoro a migliaia di persone e rifornivano le grandi industrie europee e americane.
Il boom però si è spento nel secondo dopoguerra, travolto dalla concorrenza estera, dall’esaurimento dei giacimenti e da nuove tecnologie. Negli anni ’80 le miniere hanno chiuso i battenti.
Oggi di quel passato resta solo la memoria collettiva. Siti storici come Trabonella, Gessolungo e il Museo delle Solfare di Trabia Tallarita raccontano storie di fatica e identità, soprattutto attraverso la figura simbolica dei “carusi”.
Il rilancio oggi non passa più dall’industria e dallo sfruttamento del sottosuolo, passa ora dal cosiddetto turismo della memoria, con progetti che puntano a valorizzare i luoghi dell’archeologia industriale per restituire dignità a un capitolo fondamentale della storia siciliana. Ed anche questo può contribuire al rilancio di un territorio.