Come ogni anno, la città dello Stretto si raccoglie in un momento di intensa spiritualità e tradizione con la suggestiva Processione delle Barette, uno degli appuntamenti religiosi più sentiti della Settimana Santa messinese.
Le vie del centro storico si trasformano in un teatro di fede e commozione, dove sacro e popolare si fondono in un rito che attraversa i secoli. Le “barette”, gruppi statuari raffiguranti le scene della Passione di Cristo, vengono portate a spalla dai devoti delle Confraternie lungo un percorso che unisce storia, arte e religiosità.
L’origine della processione risale al XVI secolo, quando le antiche confraternite iniziarono a rappresentare i momenti salienti della Via Crucis con statue lignee finemente scolpite e arricchite da dettagli realistici. Oggi, sono 11 le barette che sfilano, accompagnata dalla banda musicale e dai portatori in abito scuro.
Tra i momenti più toccanti della processione, la statua del Cristo Crocifisso e quella dell’Addolorata, che chiude il corteo, seguita da centinaia di fedeli in silenzio, molti dei quali recano candele accese o pregano in dialetto stretto, tramandando parole di fede da generazioni.
Il percorso, che parte dalla Chiesa del Nuovo Oratorio della Pace e attraversa le principali vie cittadine fino a Piazza Duomo, diventa un cammino di riflessione e comunità, dove il tempo sembra sospendersi e ogni passo è un atto di devozione.
La Processione delle Barette non è solo un evento religioso: è un momento identitario per Messina, un legame profondo tra il popolo e le sue radici, capace di parlare anche ai cuori più lontani dalla fede.
Con la sua atmosfera carica di emozione, il rintocco dei tamburi, il profumo dell’incenso e la lentezza solenne del corteo, questo rito antico continua a commuovere e a unire generazioni diverse in un’unica, potente espressione di spiritualità.
In occasione della tradizionale processione delle “Barette”, che si svolgerà venerdì 18 aprile, sono state disposte limitazioni viarie lungo il percorso impegnato dal corteo.