Il mare di Gela continua a raccontare la sua storia millenaria. Nei mesi scorsi e di recente i fondali hanno restituito numerosi reperti archeologici, confermando l’importanza di questa costa come crocevia di rotte commerciali nell’antichità.
Tra i ritrovamenti più recenti vi è un frammento ligneo, probabilmente parte di un’antica imbarcazione, emerso grazie all’erosione marina e recuperato dalla Soprintendenza per ulteriori studi. Inoltre, nella zona di Bulala, sono state recuperate anfore e manufatti in ceramica risalenti all’epoca greca e romana, testimonianze preziose della vita marittima e degli scambi che animavano queste acque.
I reperti, dopo i rilievi e gli interventi di conservazione, andranno ad arricchire il patrimonio del Museo Archeologico di Gela, già punto di riferimento per la conoscenza della storia antica della città.
Questi ritrovamenti confermano ancora una volta come il mare di Gela custodisca un patrimonio sommerso di grande valore storico e culturale, contribuendo a rafforzare l’identità della città e la sua attrattiva per studiosi e turisti appassionati di archeologia.