ROBERTA GIARRUSSO STAR DELLA SAGRA DELL’UVA DI MARINO

“Lo vedi, ecco Marino, la Sagra c’è dell’Uva, fontane che danno vino, quant’abbondanza c’è…” cantava Ettore Petrolini nel 1926. La canzone romanesca intitolata Una gita a li Castelli ma più conosciuta come Nannì, era stata scritta da Franco Silvestri e nel tempo fu interpretata da altri grandi artisti come Anna Magnani, Claudio Villa, Nilla Pizzi, Alvaro Amici, Gabriella Ferri e Lando Fiorini. Divenuta naturalmente l’inno della Sagra dell’Uva di Marino, fu eseguita per la prima volta durante la manifestazione nel 1928 da Romolo Balzani.

Da sabato scorso a ieri è riecheggiata dagli altoparlanti sparsi per tutta Marino in occasione della 99esima edizione della Sagra dell’Uva, una tre giorni affollatissima con tantissimi giovani a riempire piazze, strade e vicoli della città dei Castelli Romani, tra panini imbottiti, uva e vino, degustazioni sul Belvedere, musica, spettacoli, sbandieratori e giochi per bambini. E una parata in costume da lasciare a bocca aperta.

Star della curatissima rievocazione storica, tra applausi e foto, l’attrice e conduttrice siciliana Roberta Giarrusso, l’amata Sonia Martini di Carabinieri, ma anche la Lara Rubino della saga de Il Comissario Manara, Giulia Platania in Squadra Antimafia Palermo Oggi, e al cinema l’anno scorso nel ruolo di Rita in Sposa in Rosso di Gianni Costantino. A Marino ha invece interpretato Felice Orsini, figlia di Girolamo Orsini Signore di Bracciano e di Francesca Sforza dei Conti di Santa Fiora, nonché moglie di Marcantonio Colonna, Signore di Marino, sposato a Roma il 29 aprile 1552.

L’evento più atteso della festa ricorda infatti la vittoria nella Battaglia di Lepanto, svoltasi di domenica,  il 7 ottobre 1571, quando la flotta cristiana della Santa Lega guidata dal Colonna sconfisse quella moresca, fermando l’avanzata turca in Europa. Ad interpretare il vittorioso luogotenente, Giorgio Lupano che con ammirabile disinvoltura ha percorso a cavallo le antiche strade marinesi scortato da soldati, nobili e popolani in costumi d’epoca.

Ecco perché la Sagra dell’Uva di Marino si svolge sempre di Domenica. Così l’aveva pensata nel 1925 il suo ideatore Leone Ciprelli, nome d’arte del poeta e autore romanesco Ercole Pellini, romano con genitori marinesi, proprio con l’idea di associare vendemmia e vino, caposaldi dell’economia della città, al suo principale avvenimento storico, e sovrapponendola alla festa religiosa istituita da papa Pio V per ringraziare la Madonna del Rosario di Marino della protezione sulla sua spedizione navale contro i turchi e per la conseguente vittoria.

Nei tre giorni della Sagra dell’Uva, anche quest’anno il centro di Marino si è vestito a festa con drappi rossi sui balconi, fontane addobbate a tema e offrendo ai tantissimi visitatori uva e vino.

La Sagra dell’Uva di Marino 2023 si è chiusa ieri, lunedì 2 ottobre, sempre con la rievocazione storica, gli sbandieratori, l’uva e il vino, e con il concerto di Anna Tatangelo e DJ Osso.

Patrizia Simonetti

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