“LE CATENEDDE” I DOLCI STORICI DELLE EOLIE

Un nuovo appuntamento con le specialità del  libro “La Cucina delle Donne” Storie e Ricette di Filicudi raccolte da Giusi Miduri e Saverio Bruno.

Oggi proponiamo la storia e la ricetta ovviamente delle “catenedde” uno dei dolci storici delle Eolie, che oltre alla farina danno un ruolo da protagonista al vino, meglio se prodotto in vigna.

Nate da acqua e farina, gli ingredienti base presenti in ogni casa, povera e meno povera. Per noi li ha fatti Corinna Rando.

Corinna Ranno mentre prepara le “catenedde”

La base si impasta ad occhio fino a quando si sa che l’impasto è pronto e si formano intrecci di impasto, come pezzi di catena, leggermente schiacciati, cotti nel vino cotto.

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Le catanedde nacquero proprio per testare la bontà del vino cotto. La sua dolcezza, la consistenza, l’aroma che a piacere si ottiene aggiungendo agli ingredienti base cannella, pepe, o altro a piacere e fantasia. E così divennero parte del patrimonio dolciario tradizionale antico delle Isole Eolie.

Ingredienti per 6 persone:

500 grammi di farina

1 litro di vino cotto

Acqua q.b.

Sale q.b.

Preparazione:

1.Si lavora la farina versandoci sopra l’acqua molto lentamente, fino ad ottenere un impasto morbido.

2. Si formano dunque dei bigoli di 7 o 8 centimetri che poi vengono schiacciati col palmo della mano e ripiegati a forma di abbraccio circolare o di anello.

3. Mettiamo il vino cotto a bollire in pentola e, una volta giunto a temperatura, vi immergiamo le catanelle che cuociono circa 5 minuti rigirandole.

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4. Mangiare calde

Ricetta realizzata da Corinna Rando, tratta dal libro La Cucina delle Donne – Storie e Ricette di Filicudi
Per approfondimenti e altre ricette il libro è disponibile al seguente link:
www.walkingeolie-com/libro/

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