IL SUCCESSO DEL MUSICAL “TUTTI PARLANO DI JAMIE”, SPETTACOLO E RIVOLUZIONE GENTILE

Tutti parlano di Jamie è un musical inedito e moderno che continua a riscontrare un enorme unanime consenso in tutto il mondo. Dal debutto nel 2017 al Crucible Theatre di Shieffield con il titolo in lingua originale “Everybody’s Talking About Jamie”, è stato prima in tour per tutto il Regno Unito fino ad arrivare a Tokyo, Los Angeles e Sidney. Ideato da Jonathan Butterell, scritto da Tom Macrae con le musiche di Dan Gillespie Sells, ha registrato numeri da capogiro. Migliaia di repliche e quasi un milione di spettatori.

Ispirato alla vera storia di Jamie, un adolescente di Sheffield nel nord dell’Inghilterra, con il sogno di diventare una drag queen. È subito diventato il manifesto di una generazione alla continua ricerca della libertà di espressione personale e del riconoscimento della propria unicità. Il diritto di affermare la propria identità travalicando le discriminazioni sociali basate sul genere o sull’orientamento sessuale. Una rappresentazione da cui parte una rivoluzione gentile, come amano definirla tutti coloro che hanno contribuito a realizzare la versione italiana.

LA PRODUZIONE ITALIANA  

A proposito, la produzione del nostro Paese è stata l’unica autorizzata da quella originale inglese a realizzare una versione inedita. Al debutto dello scorso marzo 2022, è andato in scena al Teatro Brancaccio un nuovo adattamento che ha tuttavia mantenuto l’integrità di musiche e testo. È appena iniziata la tournèe 2023 che, nuovamente da Roma, partirà alla volta di numerosi teatri italiani. La regia e l’adattamento sono di Piero Di Blasio, la produzione di Alessandro Longobardi per “Viola Produzioni” in accordo con “RGM Productions”.

Un brillante Giancarlo Commare veste i panni del protagonista Jamie mentre Barbara Cola dà voce alla forte ed amorevole madre Margaret New. Insieme a tanti giovani e talentuosi artisti compongono un cast collaudato e di altissimo livello che, ogni volta, trascina il pubblico con energia e vitalità. E tra il divertimento e la commozione offre importanti spunti di riflessione, nel tentativo di abbattere il muro del giudizio.

Le scene ed i costumi sono rispettivamente di Alessandro Chiti e Francesca Grossi, le coreografie di ispirazione vintage sono di Laccio mentre la direzione musicale è affidata al Maestro Dino Scuderi. Abbiamo chiesto al noto ed eclettico artista di origini messinesi di parlarci di questo bellissimo progetto che lo vede coinvolto.

<< Portiamo avanti uno spettacolo ed un messaggio importante – sottolinea il Maestro Scuderi – che sta suscitando enorme interesse nelle persone, nelle famiglie soprattutto. Molti si sono riconosciuti in Jamie e ci raccontano principalmente le loro esperienze negative, ancora oggi ci sono dei ragazzi che vengono disconosciuti dai genitori. Questo musical è una proposta che va oltre il fatto prettamente artistico, noi la chiamiamo una rivoluzione gentile.

Superando momenti drammatici, c’è un epilogo positivo nello spettacolo così come nella realtà quando siamo ringraziati dalle madri a fine spettacolo. Molte trovandosi davanti a situazioni simili ammettono di non averle affrontate al meglio e, solo adesso, anche grazie al musical, le riconoscono come assoluta normalità. Anche così Jamie riesce a vincere la sua piccola battaglia.

UNA SCOMMESSA VINTA

Questo progetto doveva partire prima della pandemia ma è stato inevitabilmente rimandato al 2022. In principio c’era qualche timore ad affrontare questa proposta, trattandosi di un musical completamente nuovo. Bisogna riconoscere ad Alessandro Longobardi di aver avuto grande coraggio a scegliere un titolo che in Italia non era conosciuto. Invece è stata una ventata di novità, una proposta fresca fatta di tematica, linguaggio e musica attuali, che il pubblico ha premiato.

Finalmente, dopo le solite produzione di altri classici scritti fondamentalmente anche 30 o 50 anni fa, è arrivato questo musical inedito. Anche per l’argomento trattato, che l’Italia rispetto all’Inghilterra fatica ancora ad affrontare. Portare qua la storia di un ragazzo che sogna di fare la drag, cammina coi tacchi a spillo, etc. devo dire che è stata una scommessa ancora più grande e coraggiosa. Adesso possiamo dire di averla vinta e ne siamo tutti estremamente contenti.>>

Dal Brancaccio di Roma, il musical raggiungerà il Teatro Nazionale di Milano dal 15 al 26 marzo. A seguire, sarà la volta di Trieste al Politeama Rossetti dal 20 al 22 aprile, di Torino al Teatro Colosseo dal 26 al 27 dello stesso mese. Concludendo le ultime tappe, fino a questo momento già previste, a maggio 2023 prima al Teatro Verdi di Firenze dal 5 al 7 ed, infine, al Teatro Valli di Reggio Emilia dal 12 al 14. Ancora non sono stati programmati spettacoli per il Sud Italia.

<< Io sono molto orgoglioso di questo spettacolo – riprende il Maestro Scuderi –  è fatto bene e gli artisti coinvolti sono tutti professionisti straordinari. Quando usciamo dal teatro quasi sempre siamo fermati da ragazzi che ci ringraziano perché si sentono incoraggiati da questo modo di affrontare temi quali bullismo, rifiuto e pregiudizio. Grazie alla storia vera a cui è ispirato il musical, oltre ovviamente a fare spettacolo, cerchiamo di portare un messaggio di grande rispetto, di astensione dal giudizio. Ciascuno è libero di esprimersi in qualsiasi modo si senta.

UN CAST PAZZESCO

Barbara Cola, interpreta la madre di Jamie ed ogni sera riceve numerosi applausi e commuove moltissimo. Quando sono venuti i produttori inglesi del musical originale, a vedere la prima, tra i tanti complimenti ci hanno detto che la Cola risulta per loro la migliore “Margaret” di tutte le edizioni del mondo. Abbiamo anche dei primati di cui vantarci!

Giancarlo Commare, ha fatto un bellissimo percorso, sul palco è straordinario ed è diventato una guida per tutti quanti. Ma ci tengo a sottolineare che lo spettacolo conta su un cast pazzesco, eccezionale, e non solo riguardo ai protagonisti. C’è un livello artistico altissimo che fa la differenza. Come direttore musicale ho curato tutta la parte musicale, strumentale e quella dei cantati. Protagonisti, solisti, ensemble e cori. Mi sono occupato della realizzazione della partitura e di indicare le diverse interpretazioni. Ripeto però quando hai a che fare con delle persone in gamba, tutto diventa più semplice.

Penso che un altro punto di forza di questo spettacolo siano le canzoni. Sono molto trascinanti e ritmiche ma ci sono anche alcune ballad. Tutte sono veramente fantastiche ed, io che scrivo, ammiro molto Dan Gillespie Sells, l’autore che le ha create. Sono canzoni pop, piacevoli ed accattivanti al primo ascolto, che allo stesso tempo rispettano la drammaturgia, il personaggio, il momento, il contesto in cui si sta cantando. Non sono una forzatura, anzi si incastonano perfettamente nello spettacolo.>>

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