Il 5 marzo 1873, precisamente centocinquant’anni fa, nasceva a Roma Cesare Bazzani uno dei maggiori ingegneri e architetti italiani del primo Novecento.
Numerosi gli edifici pubblici da lui progettati in tutta Italia e a Messina sarà l’ideatore della Prefettura e delle chiese del Carmine e di Santa Caterina.
Figlio d’arte, il padre Luigi era docente a Roma di disegno architettonico e scenografo, mentre la madre Elena era la sorella del noto pittore Cesare Fracassini Serafini. Cesare ben presto frequentò la Scuola di Applicazione di Roma laureandosi in Ingegneria Civile nel 1896.
Già nel 1899 sarà tra i vincitori per il pensionato artistico internazionale presentando un progetto di cattedrale in stile gotico italiano. Nei primi di attività si cimenta nel restaurare edifici medievali di Roma come l’Albergo dell’Orso, il Palazzetto della Fornarina e alcune case di San Paolino alla Regola. SuO è il progetto vincitore nel 1905 della facciata di San Lorenzo a Firenze.
Continua a vincere importanti concorsi nazionali come quello del 1906 per la Biblioteca Nazionale di Firenze. Grande soddisfazione per la realizzazione nel 1911 della Galleria d’Arte Moderna di Roma. Questi primi importanti edifici pubblici lo renderanno ben presto famoso e ambito. Negli anni successivi sarà impegnato per l’altare di San Gaetano a Sant’Andrea della Valle ma soprattutto a Trastevere per il monumentale palazzo del Ministero della Pubblica Istruzione.
Bazzani è tra i più prolifici progettisti del primo Novecento.
Si dedica a progettare qualsiasi tipo di edificio come il monumento ai Caduti nella Presa della Rocca a Spoleto e poi a Messina tra il 1913 e il 1914 per il nuovo Palazzo della Prefettura e la costruzione del nuovo prospetto della limitrofa chiesa di San Giovanni di Malta.
Per quest’ultima non disdegna di progettare anche i dettagli del portone ligneo o del cancello di recinsione. Continua a girare l’Italia e ad Ascoli Piceno realizza la Cassa di Risparmio, a Treia la chiesa del Crocefisso in Treia e a Todi la scalea monumentale davanti la chiesa di San Fortunato.
L’avvento del Fascismo fa aumentare il suo fervore creativo con l’aumento degli incarichi pubblici. Realizza i monumenti ai Caduti di Frascati, Bosa, Forlì, Macerata, gli uffici postali di Ascoli Piceno, Macerata, Rieti, Temi, Imperia, Forlì, Pescara, Sanremo, Viterbo e Taranto.
Lavora molto a Terni dove si dedica al restauro della chiesa di S. Alò, progetta una centrale idroelettrica, la chiesa di Sant’Antonio, il Palazzo della Prefettura e il Palazzo della Previdenza Sociale. Celebre ad Assisi la sua facciata della basilica francescana di Santa Maria degli Angeli, a Napoli la Stazione Marittima e ad Addis Abeba la Cattedrale.
Non disdegna di ideare anche teatri, palazzi universitari, campi sportivi, ponti, banche, scuole, caserme e ospedali. Indicativa la sua progettazione della Chiesa Madre di Predappio, paese natale di Benito Mussolini.
In riva allo Stretto progetta la Prefettura, l’isolato 464 e le chiese del Carmine e di S. Caterina
A Messina ritornerà dopo il successo della prestigiosa Prefettura per la realizzazione della Chiesa del Carmine, la Chiesa di Santa Caterina e l’isolato 464 di Piazza Juvarra. Grande soddisfazione lungo la sua vita anche per prestigiosi riconoscimenti. Membro straordinario del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici dal 1915 al 1923, membro di diverse accademie come quella d’Italia e di Brera.
Altresì alle esposizioni internazionali di Venezia del 1908 e di Roma del 1911 vinse la grande medaglia d’oro. Cavaliere di Gran Croce con Gran Cordone dell’Ordine della Corona d’Italia Morirà a Roma il 30 Marzo 1939. Un grande progettista italiano che ha Messina ha lasciato ampia traccia della sua bravura.
Marco Grassi