LAVORO: AUMENTANO LE RICERCHE “ON LINE”

In Italia l’argomento lavoro è da sempre motivo di discussioni, riflessioni, ma anche di speranza. Si parla di problemi economici da parte delle imprese, di giovani demoralizzati, ma anche di cittadini appiattiti dal punto di vista degli stimoli professionali a causa del reddito di cittadinanza.

Ma esattamente come si muove il lavoro in Italia, cosa cercano gli italiani? Secondo uno studio condotto da Semrush, piattaforma di Saas per la gestione della visibilità online, le ricerche online di lavoro oggi sono aumentate del 20% rispetto al 2019  e il portale più consultato per cercare lavoro è Subito.it.

La piattaforma che ha avuto un’impennata vertiginosa negli ultimi 3 anni è LinkedIn, il social network nato proprio con l’obiettivo di agevolare le connessioni di lavoro ha visto collegarsi circa 16.6 milioni di utenti ogni mese, aumentate del 47% rispetto al 2019. In forte calo, invece, il Gazzettalavoro.net, che perde il 92% dei visitatori.

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La fascia d’età più attiva nella ricerca del lavoro sul web è quella tra i 25 e i 34 anni, seguita dagli utenti tra i 35 e i 44 anni 18-24 anni. Quasi 1 su 10 (9%) di chi si connette per cercare nuove opportunità professionali ha tra i 45 e i 54 anni, mentre gli over 55 sono il 4%.

Il lavoro da remoto introdotto nella quasi totalità delle aziende e uffici italiani per far fronte all’emergenza sanitaria inizialmente era una necessità, e lasciava perplesse non poche persone, molto scettiche a riguardo. Oggi, invece, per moltissimi lavoratori è diventata una scelta, al punto da considerarlo un fattore determinante quando cercano una nuova professione.

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Le digitazioni sui browser per occupazioni che non richiedono la presenza in loco sono aumentate di oltre il 2.000% in 3 anni. In crescita anche quelle per andare a lavorare in paesi esteri. L’item “trovare lavoro all’estero” ha fatto registrare un incremento del 23% circa.

Sostanzialmente stabili le ricerche relativi ai bandi di concorso pubblico. Lavorare nella pubblica amministrazione è da sempre sinonimo di stabilità e sicurezza, e il fatto che in un contesto così incerto non siano aumentate vertiginosamente è indubbiamente la spia di un cambiamento generale nel modo in cui le persone si approcciano al mondo del lavoro.

 

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