SONO GIORGIA E SONO IL VOSTRO PREMIER

«Io prima donna italiana a diventare premier? Proprio non ci penso. Cerco solo di essere all’altezza del compito e di non deludere chi ha fiducia in me.

Parla così di sé Giorgia Meloni, primo premier italiano donna che oggi ha giurato davanti al Capo dello Stato dando il via così al nuovo governo che avrà come primi compiti il caro bollette e la guerra fra Russia e Ucraina.

Sono Giorgia, sono una madre, sono cristiana.

 45 anni, romana doc, orgogliosamente cresciuta in una casa popolare del quartiere della Garbatella, mamma di Ginevra e compagna del giornalista mediaset Andrea Giambruno Giorgia Meloni entra in politica a 15 anni e brucia le tappe.

Nel 2008 diventa ministro per la gioventù ed entra nella storia della repubblica come il ministro più giovane in assoluto. E già allora dimostrava di avere le idee chiare e di non temere nessuno.

Fino a questo momento è apparsa  come una persona determinata che ha sempre fatto della coerenza la sua bandiera.

Ma c’è anche un’altra Giorgia Meloni.

Quella ironica, appassionata di angeologia (studia la dottrina degli angeli e possiede tante statuette di  angeli) che racconta senza vergogna di aver subito atti di bullismo, che ama la musica e che conosce a memoria tante canzoni di Guccini, ma anche l’heavy metal e l’opera lirica.

E poi c’è il made in Italy.

Non a caso ha anche istituito un ministero per la tutela di tutto ciò che è Italia. La moda le piace i ieri in parlamento ha indossato un impeccabile tailleur blu di Armani con camicia decollete di velluto. Unico vezzo, il tacco a spillo oro da 12 e la chioma sciolta.

Meloni parla della sua infanzia come di un’infanzia felice, nonostante si dice che non fosse molto estroversa. La sorella le è stata accanto, l’ha sostenuta nei suoi anni di gioventù e tutto questo – ha detto- l’ha aiutata a forgiare il suo carattere. Al resto ci ha pensato poi il movimento di “Atreju” dove è cresciuta politicamente.

E come sarà adesso Giorgia Meloni?

E quello che si chiede la politica ed anche il popolo italiano, quello che l’ha sostenuta e quello che non l’ha votata. I primi passi sono stati saggi e determinati (Silvio Berlusconi ne sa qualcosa…) le posizioni del passato sono “sfumate” in virtù di un europeismo più convinto. Per tutto il resto sarà una scoperta, speriamo sia buona per l’Italia.

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