Quest’anno per le giornate d’Autunno del FAI ieri ed oggi saranno visitabili la lanterna di San Raineri ed il Santuario di San Francesco all’Immacolata. Proprio quest’ultimo è tra i monumenti più importanti della città. La presenza dei primi frati Minori a Messina si fa risalire già al 1222, vivente ancora San Francesco d’Assisi.
Questo convento ospitò per un breve periodo lo stesso Sant’Antonio da Padova reduce dal naufragio che interruppe i suoi sogni missionari in Africa.
Desideroso di conoscere frate Francesco partì alla volta dell’Umbria proprio con alcuni frati messinesi, ma Antonio da Padova prima di lasciare la città dello Stretto fu protagonista di un particolare episodio.
A partire dal 1254 grazie a tre terziarie francescane appartenenti alla nobiltà messinese, le contesse Violante Palizzi, Eleonora da Procida e Beatrice Belfiore, iniziarono i lavori della nuova monumentale chiesa e dell’annesso nuovo convento.
La prima pietra fu benedetta a Napoli da papa Alessandro IV. Il tempio di San Francesco d’Assisi fu il primo luogo di culto dedicato al Serafico a soli ventotto anni dalla morte.
Questo luogo sacro divenne ben presto uno dei più importanti della Città dopo la Cattedrale, tanto da diventare in epoca aragonese Cappella Reale.
Successivamente fu sepolta anche la madre la regina Elisabetta ed i fratelli Guglielmo e Giovanni all’interno del celebre sarcofago romano raffigurante il Ratto di Persefone, oggi al Museo Regionale.
Lo stesso Antonello da Messina cresciuto all’ombra di questo grande edificio lo volle raffigurare i diversi suoi celebri dipinti, come la Pietà del Museo Correr di Venezia.
Nei secoli i suoi altari vennero dotati di importanti dipinti, pregevole statue e monumentali sepolcri funebri delle più importanti famiglie della Città.
Nel 1566 fu dotata di un monumentale chiostro offerto dalla più alta aristocrazia messinese, infatti ogni capitello portava le insegne araldiche di una nobile famiglia peloritana.
Marco Grassi