Il corteo colorato e pacifico di Stretto Pride ha invaso le strade di Messina. Pace, amore, fratellanza, no all’omofobia in tutte le sue forme.
Il grande carro festante ha aperto la sfilata animata dell’allegria delle Drug queen, di ballerini che hanno contribuito alla festa con musica, balli.
Bandiere e striscioni arcobaleno si sono mescolati con bandiere e striscioni di associazioni, enti e movimenti. Un carnevale estivo allegro e colorato tornato dopo i due anni di pandemia. Presenza massiccia ma discreta delle forze dell’ordine.
Il Comune di Messina ha patrocinato l’iniziativa ed ha simbolicamente aderito colorando di luce arcobaleno Palazzo Zanca e imbandierando la balconata del Palazzo Comunale con la bandiera della libertà.
7 scuole hanno aderito alla manifestazione che attraversa le vie Tommaso Cannizzaro e la carreggiata monte di via Garibaldi concludendosi in Piazza Unione Europea.
“Da questa piazza partiamo alla conquista del nostro spazio che è di tutti e non appartiene ad una categoria o un’altra ma ad ogni singolo cittadino che ne deve godere in piena libertà”. Ha detto Rosario Duca, presidente dell’Arcigay di Messina. “siamo pacifisti- ha aggiunto- ma vogliamo ottenere i nostri diritti e oggi lo facciamo con questa piazza, con questo corteo, con questi colori e con questo Pride”.
Ognuno ha diritto di essere quello che è. L’uguaglianza è un valore universale.
I diritti di ogni persona devono essere sempre tutelati, che sia gay, che sia donna, che sia anziano o bambino. La pace è l’elemento principale. No alle guerre, quelle che si combattono in trincea come fra Russia e Ucraina e quelle che “dimenticate” si combattono in ogni parte del mondo
Il pride dello stretto è tornato dopo due anni di stop a causa della pandemia. Obiettivo ridare voce ai diritti civili e contro ogni discriminazione che riguardano persone gay, lesbiche, bisessuali, transgender, asessuali, non binarie e queer.
Madrina dello Stretto Pride è Doretta Drag Queen, che nel 2019 ha rappresentato l’Italia al World Pride di New York nel 50esimo dei moti di Stonewall.
- foto Giovanni Isolino