Una interessante opportunità per sostenere il ritorno al lavoro delle mamme lavoratrici dopo il parto, grazie ad un finanziamento nazionale, destinato alle imprese per risolvere alcune criticità comuni alle lavoratrici madri dopo l’arrivo di un figlio, ad es. benefit, facilitazioni e servizi alla persona.
Di cosa si tratta?
Nella Gazzetta Ufficiale dell’11 giugno 2022, n. 135 è stato pubblicato l’“Avviso pubblico #RiParto – Percorsi di welfare aziendale per agevolare il rientro al lavoro delle madri, favorire la natalità e il work-life balance”, finanziato dal Dipartimento per le politiche della famiglia e che prevede tre mesi di tempo per costruire il progetto, con scadenza entro il 5 settembre 2022, alle ore 12.
Quali azioni progettuali si possono finanziare?
- flessibilità oraria e organizzativa (ad es. banca del tempo, orari flessibili, lavoro da remoto, permessi e congedi a condizioni migliorative rispetto alle previsioni di legge);
- incentivi economici aggiuntivi da parte del datore di lavoro, a favore delle lavoratrici per sostenere la natalità e la maternità in azienda;
- formazione e aggiornamento per garantire continuità con l’azienda e favorire lo sviluppo professionale e la ripresa delle attività lavorative dopo il parto o l’adozione;
- servizi di supporto alla famiglia mediante la creazione di asili nido e/o scuole per l’infanzia anche tramite convenzione con strutture già esistenti o rimborso spese sostenute per servizi di baby sitting, frequenza ad asili nido, doposcuola per i figli delle destinatarie o ancora acquisto di prodotti per l’infanzia;
- rimborso spese di alcune prestazione sanitarie;
- sostegno psicologico e fisico anche con organizzazione di seminari e iniziative di sensibilizzazione per programmi di promozione della salute (es. corretta alimentazione) oppure creazione di sportelli di sostegno psicologico;
- introduzione di specifiche figure per aiutare le lavoratrici nella gestione delle incombenze quotidiane (es. maggiordomo aziendale, consegna farmaci, spesa, pacchi in azienda ecc.);
- benefit come ticket restaurant aggiuntivi, buoni acquisto per generi alimentari, prestito agevolato, micro credito e garanzie per i mutui.
Le proposte progettuali potranno riguardare uno o più azioni, naturalmente coerenti tra loro.
La durata del progetto è fissata in 24 mesi e non si considerano i tempi di rilevazione dei dati e le attività di studio per la redazione delle attività.
La richiesta di finanziamento deve tenere conto del numero dei dipendenti dell’azienda, per ciascuna proposta progettuale e si dovrà inoltra alla PEC dedicata entro il 5 settembre 2022, alle ore 12.
Quali requisiti dovranno avere i soggetti proponenti?
Possono presentare domanda di finanziamento imprese, consorzi e i gruppi di società collegate o controllate aventi sede legale o unità operative sul territorio nazionale.
A chi sono rivolti gli interventi?
- le lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato e determinato, anche in part time, incluse le dirigenti,
- le socie lavoratrici di società cooperative,
- le lavoratrici in somministrazione nonché le titolari di un rapporto di collaborazione purché la natura e le modalità di esecuzione del rapporto siano compatibili con la tipologia e con la durata dell’azione proposta con la domanda di finanziamento.
Ulteriori informazioni relative all’Avviso al link: https://famiglia.governo.it/it/politiche-e-attivita/finanziamenti-avvisi-e-bandi/avvisi-e-bandi/avviso-pubblico-riparto-percorsi-di-welfare-aziendale-per-agevolare-il-rientro-al-lavoro-delle-madri-favorire-la-natalita-e-il-work-life-balance/
L’Ufficio della Consigliera di Parità offre gratuitamente assistenza e supporto per la realizzazione delle attività progettuali inerenti l’Avviso, anche al fine di garantire la continuità nel tempo e nel tessuto sociale e produttivo.
L’Ufficio della Consigliera di Parità della Città Metropolitana di Messina si trova in Via Dogali 1/D, 3°piano del Centro per l’impiego.