CON SLOW FOOD ISOLE SICILIANE “I PESCI DIMENTICATI” DAL MARE ALLA TAVOLA

Grande iniziativa per Slow Food isole slow siciliane quella di rivalutare il pescato locale con un focus particolare sui “pesci dimenticati”.

IN COLLABORAZIONE CON LA BLUE MARINE FOUNDATION

<<Tutto nasce da una collaborazione con la Blue Marine Foundation – ha sottolineato Daniela Tagliasacchi, fiduciaria della condotta delle Isole Slow Siciliane – che è una ONG inglese dedicata alla salvaguardia degli ambienti marini e promuove il recupero del capitale naturale al suo stato originario.>> .

Il pescato, durante l’inverno, purtroppo non riscontra un largo consumo, anche perché il turismo isolano non è fiorente in questo periodo <<I pescatori – ha proseguito – non trovano ampio spazio nel mercato perché la maggior parte dei ristoranti, normalmente, diminuisce la richiesta. Per questo motivo, al fine di incentivare l’economia ittica, mettendo in risalto anche l’ecosostenibilità con la quale la stessa è praticata, si è pensato di dare vita a questo progetto di riqualificazione>>.

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OPE, OCCHIATE, MENOLE E SEPPIE NEL PESCATO ECOSOSTENIBILE

La specie ittiche coinvolte sono tre: le ope, le occhiate, le Menole e le seppie, abbondanti durante questo periodo nelle nostre acque <<Molto spesso – ha sottolineato la fiduciaria – si tende a prediligere l’acquisto ed il consumo di altre varietà di pesci, quali ad esempio il tonno e il pescespada che, in inverno, non troviamo in abbondanza nelle nostre acque. Invece, le ope, le menole, le seppie e le occhiate, sono varietà ittiche poco richieste, ma che possiedono qualità organolettiche non indifferenti.>>.

DAL MARE ALLA TAVOLA

Il progetto ha, quindi, coinvolto specie ittiche con determinate caratteristiche: presenza abbondante e conseguente basso rischio di impoverimento della specie, sostenibilità del metodo di pesca soprattutto nel rispetto dell’habitat marino, della giusta taglia e della stagionabilità, specie autoctone con elevato valore nutrizionale, difficoltà nella vendita per prezzi molto bassi, possibilità di essere utilizzati in piatti della tradizione o nuove elaborazioni. <<Sono coinvolti nove ristoranti tra Milazzo e Messina che saranno riforniti tre volte: la prima nella settimana del 18-19-20 febbraio, la seconda a metà marzo e l’ultima nella prima settimana di aprile. I ristoranti elaboreranno dei piatti proposti nei vari menu durante il fine settimana, al fine di diffondere la conoscenza culinaria di queste specie. Il pesce – ha infine concluso – sarà consegnato in appositi contenitori in tempo reale, dal mare alla tavola, quindi, mantenendo, così, una freschezza ed una gustosità genuina.>>.

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9 RISTORANTI COINVOLTI

Al progetto collabora anche la slow food condotta Valdemone in gemellaggio.

I ristoranti che si faranno promotori dell’iniziativa sono, per Messina, “il Grecale”, “Le Trevì” e la “Marina del Nettuno”, mentre per Milazzo “Totò passami l’olio”, “Settiti e Mancia”, ristorante “Balice”, “Hostaria San Francesco”, “Osteria civico 147” e “Macchianera”.

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