Martedì prossimo 9 novembre l’Università di Messina presenterà l’App Bronzi di Riace. Un’applicazione basata sulla tecnologia 3D, funzionale alla modellazione e costruzione dei “pezzi” mancanti che caratterizzavano le statue in epoca antica. Si parla di elmi, lance, scudi e presunto colore originario.
L’app è nata grazie al lavoro dei docenti Daniele Castrizio, Massimo Villari e dei loro collaboratori e che ha dato corso ad una collaborazione con il Direttore del Museo di Reggio Calabria, dott. Carmelo Malacrino ed il suo staff.
L’app Bronzi di Riace rappresenta un esperimento di utilizzo a fini divulgativi della realtà aumentata. Permette, inoltre, applicazioni pratiche su tutta la statuaria greca e romana presente nei musei di tutto il mondo.