Presentata oggi in anteprima alla Rinascente di Palermo e domani (7 novembre) la limited edition dell’olio novello biologico evo Nocellara del Belice del marchio siciliano La Vucciria.
All’interno della tipica bancarella con i decori siciliani, saranno disponibili una degustazione di olio nuovo e la sua vendita, per la prima volta, al pubblico. Ingresso libero, dalle 11 alle 19.
Una collezione di 1000 bottiglie in edizione limitata e numerata.
La produzione, interamente artigianale, anche nella confezione, è stata ideata dai fondatori Antonio Di Dio e Diana de Concini. Si tratta di un’edizione limitata e numerata di soli 1000 esemplari. A riempire le bottiglie, i frantoi siciliani Saalga Trinacria Agricola, con cui La Vucciria ha stretto una partnership per la molitura, produzione, imbottigliamento e distribuzione mondiale.
De Concini, in omaggio ad un ritorno all’artigianalità, ha curato il packaging in ogni dettaglio.
«Abbiamo scelto – ha spiegato la creativa del marchio, originaria di Bolzano – una bottiglia trasparente, più tipica dei distillati, con il sigillo in gommalacca, generalmente destinata ai vini più pregiati e alle riserve. L’abbiamo voluta rossa come i tendoni della Vucciria, il mercato di Palermo che ha ispirato la nostra avventura imprenditoriale nel 2016. Ogni bottiglia è avvolta in carta da coppo, chiusa da spago e punzonata a mano con il bollino della stidda, simbolo del marchio e di Sicilia».
Le mete estere della nuova collection La Vucciria.
A seguire, la collection di olio novello La Vucciria sarà in vendita, oltre che nei punti vendita della Rinascente, in Italia. Ma si troverà anche online, nei mercati esteri di Parigi, in Francia e a New York, Usa, in esclusiva in due importanti grandi magazzini.
«La Vucciria, dopo aver conquistato con la sua qualità, e con l’originalità del packaging, l’iconica lattina, gli Stati Uniti, guarda con interesse al mercato del sud est asiatico» racconta Antonio Di Dio, imprenditore e figlio d’arte, nato nel mondo della moda.
«Durante questo stop forzato dovuto alla pandemia, – aggiunge Di Dio – abbiamo acquisito terreni per piantare nuovi alberi. Ci siamo letteralmente ritirati in campagna e riportato a nuova vita fondi agricoli della zona di Pettineo e della Valle dell’Halaesa, famosa per gli alberi millenari della cultivar Santagatese e cuore pulsante della nostra azienda. Non solo – conclude – per un investimento economico. Ma per dare una mano all’ambiente e al futuro dei nostri figli. Contiamo di arrivare entro due anni a piantare 2000 nuovi ulivi».