Quest’anno torna Halloween. Non sarà proprio come negli anni scorsi ma la ricorrenza ed il “dolcetto scherzetto” dopo un anno di stop a causa delle restrizioni del Covid19 potrà in qualche modo riprendere. Come sempre poi in questi giorni parte il consueto “duello” con la festa dei defunti.
Oggi fra Halloween e tradizioni dei morti è praticamente scontro frontale, soprattutto in Sicilia, dove il culto dei morti è particolarmente sentito.
Le ricorrenze sembrano simili, in realtà presentano profonde differenze. Le date innanzitutto: Hallowen sarà domenica 31 ottobre, i morti il 2 novembre. La prima anche se ironicamente pesca nell’horror, la seconda, è una festa cristiana molto importante.
LE DIFFERENZE
Halloween è una festa popolare di origine celtica, oggi tipica degli Stati Uniti e del Canada, che si celebra la notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre con scherzi e travestimenti macabri e portando in processione zucche intagliate e illuminate all’interno.
La Festa dei Morti in Sicilia è dedicata al ricordo dei propri defunti e prevede le visite al Camposanto ai propri cari. Per i piccoli invece ci sono i dolci, ovvero i morticini, la frutta martorana ed i giocattoli. In questi giorni infatti ai bambini si donano insieme con i dolci anche dei giocattoli, ma a quanto pare, questa tradizione, complice la crisi, sembra che negli ultimi anni si sia un po’ persa.
LA FRUTTA MARTORANA.
E’ sempre viva invece la tradizione della frutta martorana, la cui ricetta di origine araba risale al XIII – XIV secolo. In Sicilia è diventata famosa grazie alle suore del convento della Martorana in provincia di Palermo. Furono loro a creare dei frutti dolci con la pasta di mandorle che plasmarono e colorarono per addobbare gli alberi ed il loro giardino in occasione della visita del Vescovo di Palermo che avvenne proprio per la festa di Ognissanti.