DUECENTO ANNI FA UN MESSINESE AL VERTICE DELL’ORDINE DI MALTA

Precisamente duecento anni fa, il 10 giugno 1821, a Catania presso la villa Carcaci, sede provvisoria del Gran Magistero del Sovrano Militare Ordine di Malta, rendeva l’anima a Dio un messinese che, nel suo ruolo di reggitore del prestigioso ordine cavalleresco giovannita, cercò fino alla fine la legittima restituzione dell’Isola di Malta.

Questo prestigioso personaggio è fra Andrea Di Giovanni y Centelles. A lui sono state intitolate delle vie anche a Roma e nella Repubblica di San Marino. L’ennesimo grande figlio di Messina totalmente ignorato dai suoi concittadini.

Esponente della nobile famiglia messinese dei Di Giovanni, tra le più importanti del Regno di Sicilia.

Andrea era nato proprio in riva allo Stretto il 3 febbraio 1742 da una delle più antiche e nobili famiglie peloritane, che nel corso dei secoli ricoprì sempre ruoli di primo piano nell’intero Regno di Sicilia. Fu quartogenito del messinese Francesco Di Giovanni e Ruffo, marchese del Sollazzo e duca della Pignara, e della calabrese Laura Tranfo, figlia del principe di Cosolito e duca di Precacuore.

Sua sorella, la primogenita Giovanna andrà in sposa a Mario Rao Corvaja, marchese di Mongiuffi e barone di Melia e della Foresta di Taormina. Il secondogenito Giuseppe Domenico dedicherà anche lui la sua vita all’Ordine di Malta fin dal 1764. Il terzogenito Letterio Palmerio assumerà i titoli di famiglia di marchese del Sollazzo e duca della Pignara e sposerà Vittoria del Pozzo dei principi del Parco. Il quintogenito Giovanni assumerà il titolo, lasciato dal nonno materno, di duca di Precacuore, oltre al titolo di barone di Vescara e barone di Cicera, e sposerà la marchesa Anna Piccolo. Infine l’ultimogenita Angela convolerà a nozze con Pietro Filangeri duca di Pino.

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Lapide di Andrea Di Giovanni nella Cappella della Decollazione di Malta

Fin da giovane età entro nelle file dell’ordine militare giovannita riuscendo poi a ricoprire, al termine della sua vita, la massima carica.

Andrea Di Giovanni dal 10 febbraio 1750, alla tenera età di otto anni, intraprese la carriera militare e religiosa nel prestigioso ordine cavalleresco melitense. Dopo ampia formazione, esperienza e facendo voto di castità, raggiungerà ben presto il grado di Commendatore, poi quello di Balì di Gran Croce ed infine Luogotenente del Gran Priore di Sicilia, presso la chiesa di San Giovanni di Malta di Messina.

Dopo una brillante carriera raggiungerà in età matura ,il 26 febbraio 1814, il vertice dell’intero Ordine con il titolo di Luogotenente Generale del Gran Maestro che in quel delicato momento storico fu la massima carica dell’Ordine, facendo nella pratica le funzioni di Gran Maestro.

Ebbe convalida pontificia il 25 giugno 1814. Purtroppo, i suoi sette anni di governo furono molto travagliati in quanto Andrea nel 1815 subirà l’onda di non vedersi riconosciuta dal Congresso di Vienna la proprietà dell’Isola di Malta, nonostante le ampie proteste presentate dai suoi ambasciatori.

Il 30 maggio 1814 si era già siglato il Trattato di Parigi tra Inghilterra, Francia, Russia e Prussia con il quale, tra gli altri articoli, si stabiliva che la sovranità dell’isola passasse dalla Francia, ormai sconfitta, all’Inghilterra, non restituendo Malta ai legittimi proprietari che a sua volta l’avevano perduta per mano di Napoleone.

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L’isola di Malta era sede dell’Ordine Giovannita fin dal 1530 in quanto ricevuta in concessione in perpetuo dal Regno di Sicilia, per mano dell’imperatore Carlo V.

Veduta di Villa Carcaci a Catania

Lottò con tutte le sue forze per la restituzione dell’isola di Malta che alla fine fu assegnata all’Inghilterra.

Nuovamente al Trattato di Aix-la-Chapelle del 1818 vennero inviati degli ambasciatori, da parte di Andrea Di Giovanni, per perorare la causa dell’importante ordine cavalleresco ,ma senza successo. Il reggitore messinese dell’Ordine di Malta morirà a Catania nel 1821 e il suo successore trasferirà in maniera definitiva la sede del Gran Magistero prima a Ferrara e poi a Roma.

particolare della celebre tela del Caravaggio nella cappella di patronato dei Di Giovanni

Il nome della famiglia Di Giovanni si lega anche alla celebre cappella della Decollazione del Battista del Caravaggio.

A conferma dell’importanza della famiglia Di Giovanni nel seno dell’Ordine Melitense, bisogna anche ricordare come alcuni esponenti di questo casato avevano fatto restaurare ampiamente la celebre cappella della Decollazione di San Giovanni Battista della Cattedrale di La Valletta, decorata dalla monumentale tela del Caravaggio.

Proprio un omonimo zio di fra Andrea lasciò ampie rendite alla famosa cappella in memoria del lontano parente fra Giovanni Di Giovanni dei principi di Trecastagni. Era il Gran Priore di Sicilia e morto nel 1700 della Battaglia di Capo Passero.

Questa particolare attenzione al celebre oratorio comporterà l’erezione a patronato della famiglia Di Giovanni. Lo testimonia ancora uno stemma ed alcune lapidi nell’ingresso del luogo di culto.

Marco Grassi

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