GIANLUCA RANDO LANCIA IL SUO ALBUM “RAYA”…CON LA PREFAZIONE DI ROBY FACCHINETTI

Conosco il “Raya” di Panarea fin da piccolo. E’ una delle location più belle del mondo. Ho un sacco di ricordi lì, di quando ero piccolo e andavo alle isole in vacanza con i miei genitori. Quando mi è stato proposto di fare un concerto, ho accettato“. E’ proprio da un concerto, da un viaggio in un luogo del cuore, che nasce il nuovo album di Gianluca Rando, “Raya”, che esce oggi, 10 maggio, e sarà distribuito in ben 250 paesi in tutto il mondo.

Un album che racchiude alcune delle musiche prodotte nei 31 anni di carriera, che hanno colpito persino il suo grande amico Roby Facchinetti, che ha deciso di dedicare a questo album una prefazione.

Carissimo Gianluca,

sono davvero contento che tu stia portando avanti con tenacia la passione per le sette note. Lo sai, che ho sempre apprezzato la tua musicalità fantasiosa, nonché il gusto con cui crei, affini, esegui soluzioni diverse dalle solite, per dare colori inediti agli sviluppi delle tue composizioni. Dunque, non posso che essere felicissimo di poter ascoltare questo nuovo album il quale, oltre che confermarmi il tuo talento, mi rassicura sul fatto che anche tu -come me- non smetti mai di guardare avanti; non perdi mai la voglia di metterti alla prova, di migliorarti, di crescere.

Buon viaggio a questo tuo “Raya”, quindi!

… E buon tutto a te, collega e amico mio. 

Roby

Oggi, a Me Style, Gianluca Rando racconta questo nuovo album musicale “Raya”, che conterrà 16 tracce, di cui una inedita. Una “pennellata di ottimismo sulla situazione che stiamo vivendo“.

COME E’ NATO “RAYA”.

“Questo è il mio tredicesimo album – ha raccontato Rando. E’ nato casualmente e si tratta di un disco dal vivo. Dopo aver presentato “Blu” a Sanremo 2019, durante il quale ho portato “Blu” al Palafiori, era in programma la giusta presentazione, ma poi c’è stato il lockdown e siamo rimasti bloccati. A giugno hanno riaperto e abbiamo fissato solo 15 date per la promozione di “Blu”. Grazie all’affetto e al calore della gente che mi segue, che ha sempre apprezzato quello che faccio, i concerti ogni giorno crescevano come funghi. Fino a che siamo arrivati a qualcosa come 80 date: in periodo di Covid è sicuramente un tour molto molto fortunato.

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Abbiamo toccato la Sicilia, la Puglia, il Lazio, la Campania. Ovviamente non potevo saltare le isole Eolie – ha continuato. Mi viene proposto di fare un concerto al “Raya” di Panarea, secondo me una delle location più belle del mondo. Ho un sacco di ricordi lì, perché andavo a Panarea in vacanza con i miei genitori quando ero piccolo. Il Raya è sempre stato un bellissimo locale, bella l’atmosfera e ottima la gestione. Quando mi è stato proposto di fare un concerto, ho accettato. Il live è andato benissimo, la settimana dopo mi è stato chiesto di ripeterlo, una seconda e poi anche una terza volta. All’ultima data abbiamo deciso con il direttore artistico, Giovanni Mandanici e con tutta l’equipe del “Raya”, di registrarlo. Più che altro voleva essere un ricordo da tenere per noi, che poi è diventato disco“.

CON LA SICILIA E LE ISOLE EOLIE NEL CUORE.

“Nelle melodie contenute in “Raya”, i richiami alle Isole Eolie non possono mancare – ha precisato Rando. Mi ritengo un “musicista popolare”, nel senso che mi approccio alla musica non con l’idea di voler dimostrare chissà che, non ho mai pensato di suonare la chitarra per dimostrare di saper suonare, ma ho sempre considerato la mia arte come complemento alla vita di chi mi ascolta. In genere mi ascolta il macellaio, il direttore di banca, il musicista, non ho mai amato le etichette, mi considero un artista popolare e l’idea di trasformare le emozioni in musica per me è stato sempre molto naturale ed è ovvio che molte di queste emozioni hanno dei colori Mediterranei“.

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Nella foto Rando e Facchinetti

ROBY FACCHINETTI: UN GRANDE AMICO, UN GRANDE ARTISTA.

“Con Roby c’è un’amicizia che ci lega da tempo al di là delle sette note – ha raccontato infine Gianluca. Ovviamente essendo cresciuto io in una famiglia di musicisti, ovviamente sentivamo tanta musica, dal pop, alla musica sinfonica, al jazz e ovviamente tutti i gruppi italiani più importanti, tra i quali i Pooh. E’ risaputo che da grande stimatore di questo gruppo ho sempre sognato di conoscerli e di potermi confrontare con loro, perché sono grandi musicisti ma anche belle persone.

Con Roby  passiamo tanto tempo al telefono quando gli impegni lo permettono – ha sottolineato. E’ sempre stato una pacca sulla spalla ed è stato carinissimo a voler scrivere questa prefazione dopo aver ascoltato questo album. Uno dei regali più belli che potessi ricevere a 31 anni di carriera”.

“SOGNO DI RIPARTIRE IN SICUREZZA”.

“Sono in programma delle date per “Raya” – ha svelato – ma questo dipende assolutamente dallo sblocco della situazione sanitaria. Spero di poter fare un tour, vorrei che questo nuovo album possa dare una pennellata di ottimismo alla situazione che stiamo vivendo. Non tanto per noi artisti che saremo sul palcoscenico e riceveremo gli applausi, ma per tutta la macchina che ruota attorno alla musica, al teatro, al cinema. Quindi mi riferisco a tutti gli addetti ai lavori, che siano fonici, luci, make up. Tutto quello che ruota attorno a un artista. Bene o male noi musicisti in qualche maniera andiamo avanti, ci arrangiamo. Ma loro se non ci sono spettacoli non possono lavorare, non possono mantenere famiglia. Esprimo il mio senso di solidarietà a tutti gli addetti allo spettacolo, che da più di un anno sono fermi”.

Ecco il teaser di “Raya”, il nuovo album di Gianluca Rando.

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