Avrebbe compiuto 100 anni oggi Domenico Mazza, per tutti Don Minico, ideatore della mitica pagnotta alla disgraziata, inventata per sfamare gli operai che lavoravano sui Colli Sarrizzo e poi divenuta un’icona di messinesità, conosciuta in tutto il mondo.
insieme alla moglie donna Razzia, ai figli e poi ai nipoti ha gestito la nota “Casa di cura” sui Colli dove per stare bene bastava mangiare un buon quartino di pagnotta accompagnato da un bicchiere di vino o una birra respirando l’aria dei Peloritani.
Indimenticabili erano anche le sue iniziative, come il concorso Miss Culo alla disgraziata, i giochi e la musica popolare con cui intratteneva i turisti, alcuni dei quali arrivavano anche dall’estero. Tanti i messinesi che d’estate tornavano in riva allo stretto e andavano da Don Minico per rinverdire i ricordi di giovinezza e mangiare la sua pagnotta.
IL RIPIENO DELLA PAGNOTTA NASCE DA UNO SCHERZO
Don Minico infastidito da un cacciatore che gli mangiava la sua pagnotta un giorno oltre ai soliti ingredienti quali salame, formaggio e sott’oli decise di metterci tanto peperoncino, ne mise così tanto da rendere indimenticabile l’assaggio al cacciatore.
Quando l’uomo arrivo e come sempre prese la pagnotta a Don Minico esclamò (“Minchia Minicu! Mi futtisti! Stu pani è disgraziatu comu ‘a ttia. Picchì non ciù vinni ai cristiani?”). Illuminato dall’amico cacciatore il giovane Minico ideò la pagnotta alla disgraziata
OGGI I CENTRO ANNI DI DON MINICO
A causa del Covid non è possibile tenere delle celebrazioni ufficiali, ma sulla pagina Facebook Don Minico in tanti lo stanno ricordando con foto, commenti e personali ricordi. Il re dei Peloritani era nato l’8 Maggio del 1921 e ci ha lasciati nel 2015
“La citta’ di Messina mi ha dato tutto -amava dire- Ed io gli sono riconoscente”

