Il conto alla rovescia è iniziato e mancano pochi mesi al passaggio dell’Italia alla tv 4.0 e quindi al nuovo digitale terrestre. Si stima, però, che saranno tra i 15-20 fino a oltre i 30 milioni i televisori a rischio oscuramento.
A partire dall’1 settembre 2021, inizierà la fase di completamento del passaggio al nuovo standard del digitale terrestre. Un cambiamento che da un lato costringerà milioni di italiani a gettare nell’immondizia la tv o a comprare nuovi decoder, ma dall’altro consentirà di godere di una qualità delle immagini molto superiore all’attuale e di ricevere più canali.
Ecco che diventa, quindi, necessaria una piccola guida su tutto quello che c’è da sapere per non essere colti impreparati dal passaggio alla tv 4.0.
LE DATE DA RICORDARE.
La prima fase del cambiamento, in realtà, è iniziata già il 1° gennaio 2020, quando sono nati i canali 50, 51, 52 e 53. Già metà degli italiani hanno dovuto risintonizzare la lista dei canali per continuare a ricevere tutta l’offerta.
Ma con la fase 2 che inizierà questo autunno il primo passaggio tecnologico su tutto il territorio. Le emittenti inizieranno a trasmettere con la codifica Mpeg-4, abbandonando l’attuale standard Mpg-2. Ciò dovrebbe avvenire già a settembre, ma proseguirà fino al 20 giugno 2022.
Inoltre, nei 10 giorni a cavallo tra il 21 giugno e il 30 giugno 2022 avverrà la seconda transizione tecnologica, da Dvb-T a Dvb-T2. Per continuare a guardare la tv via etere, sarà necessario acquistare ricevitori conformi. I nuovi digitali terrestri sono già in vendita da gennaio 2017, e per assicurarsi di possederne uno è necessario leggere l’indicazione Dvbt-2 Hevc Main 10 all’interno del manuale d’uso.
QUALI SARANNO LE TV CHE DOVRANNO ESSERE CAMBIATE.
Secondo le stime circa 30 milioni di televisori dovranno essere sostituiti con dispositivi e decoder venduti al pubblico da gennaio 2017 e certificati per questa transizione. Lo standard, tuttavia, esiste da più di 10 anni e anche televisori più vecchi potrebbero supportarlo.
LA PROVA DEL NOVE.
I nuovi standard di trasmissione e codifica permettono di ricevere immagini e audio di qualità superiore, e offriranno ai telespettatori un’esperienza migliore davanti alla tv. Per sapere se si è in possesso di dispositivi idonei alla transizione prevista dal programma Banda 700 Mhz è possibile, dopo aver risintonizzato la lista, andare sui canali 100 (Rai) o 200 (Mediaset).
Se il televisore e il decoder digitale terrestre sono compatibili con i nuovi standard, dovrebbe apparire una schermata blu di prova. Al contrario sarà necessario acquistare nuovi dispositivi, usufruendo anche del bonus tv del Governo.