Comprare casa ai tempi del Covid è possibile. In questo anno di pandemia, infatti, se l’economia sta subendo serie ripercussioni, non è diminuita la voglia, soprattutto dei giovani, di mettere su famiglia o anche solo di staccarsi dal “nido” famigliare. Per questo è nata l’agevolazione per l’acquisto della “prima casa”, che consente di pagare imposte ridotte sull’atto di acquisto di un’abitazione in presenza di determinate condizioni.
In cosa consiste l’agevolazione.
Innanzitutto l’agevolazione varia in base al tipo di venditore.
Chi acquista da un privato (o da un’azienda che vende in esenzione Iva) deve versare un’imposta di registro del 2%, anziché del 9%, sul valore catastale dell’immobile, mentre le imposte ipotecaria e catastale si versano ognuna nella misura fissa di 50 euro.
Se invece il venditore è un’impresa con vendita soggetta a Iva, l’acquirente dovrà versare l’imposta sul valore aggiunto, calcolata sul prezzo della cessione, pari al 4% anziché al 10%. In questo caso le imposte di registro, catastale e ipotecaria si pagano nella misura fissa di 200 euro ciascuna.
Come accedere all’agevolazione prima casa.
Per accedere al beneficio fiscale è sufficiente che l’acquirente risieda o lavori nel Comune in cui si trova l’abitazione che intende acquistare. Nel caso in cui, al momento del rogito, l’acquirente non risieda né lavori nel Comune in cui è ubicata l’abitazione, la legge gli concede 18 mesi di tempo per trasferire la propria residenza in quel Comune.
Nel contratto di compravendita, sarà inoltre necessario dichiarare di non essere titolare esclusivo o in comunione con il coniuge dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del Comune in cui è situato l’immobile oggetto di acquisto agevolato. Pertanto se già possiede una casa nello stesso Comune, deve venderla prima di stipulare il nuovo acquisto.
L’acquirente deve dichiarare, nel contratto di compravendita, di non essere titolare, neppure per quote, anche in regime di comunione legale, su tutto il territorio nazionale, dei diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà su altra casa di abitazione acquistata dallo stesso soggetto o dal coniuge con l’agevolazione prima casa.
Tuttavia l’acquirente, nel caso in cui già possieda una abitazione comprata con l’agevolazione prima casa, può stipulare il nuovo acquisto, beneficiando nuovamente dell’agevolazione. Ma, entro un anno, deve alienare la casa precedentemente acquistata.
Che tipo di abitazioni si possono comprare con l’agevolazione prima casa.
Si deve trattare di un’unità immobiliare classificata in Catasto in una delle categorie del Gruppo A, escluse le case di lusso, i castelli e gli uffici. L’agevolazione è estesa all’acquisto delle pertinenze, purché non siano più di una per ognuna di quelle classificate nelle cantine e depositi, autorimesse e tettoie e posti auto.
Un cittadino straniero o un italiano residente all’estero può comprare la prima casa in Italia?
Il cittadino straniero, qualunque sia la sua nazionalità, è perfettamente equiparato al cittadino italiano, sempre che ricorra la condizione di reciprocità. Anche un cittadino italiano residente all’estero e iscritto all’Aire può avvalersi dell’agevolazione, anche senza trasferire la sua residenza in Italia, purchè in Italia non abbia altre case acquistate con l’agevolazione prima casa.