IL SICILIANO AMARANCA È IL MIGLIOR AMARO DEL MONDO

La Sicilia porta a casa un nuovo riconoscimento nel settore enogastronomico. L'”Amaranca“, prodotto sull’Etna è il “migliore amaro del mondo”. Ha vinto, infatti l’Oscar del World Liqueur Awards 2021, che si tiene a Londra.

Una grande soddisfazione per la Sicilia e per la famiglia Romeo, che lo produce dal lontano 1998. “Siamo particolarmente felici di questo riconoscimento – spiega il fondatore Santo Romeo – per noi rappresenta non soltanto un importante traguardo, un prezioso punto di arrivo, ma soprattutto un momento di crescita e ulteriore partenza per continuare ad esportare in tutto il mondo i sapori del nostro amato vulcano”.

Per i figli del fondatore, i fratelli Marco e Antonello Romeo, la Medaglia d’Oro ottenuta si tratta di “una scommessa vinta, che soddisfa il lavoro fatto in questi anni con grande passione e determinazione per fornire ai consumatori un composto 100% made in Sicily che nel tempo potrà affermarsi ancora di più come fiore all’occhiello nell’ambito dell’offerta alcolica autoctona”.

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I fratelli Romeo con il premio del Word Liqueur Awards 2021

IL LIQUORE AMARANCA.

“Amaranca”, l’Amaro Nobile dell’Etna, è nato nel 1998 grazie all’intuizione, al gusto e all’esperienza di Romeo, che coltivava da anni nel suo cuore il desiderio di creare il primo amaro siciliano a base di arancia selvatica amara attraverso la lavorazione del frutto, a cui aggiungere erbe officinali e radici raccolte sulle pendici del vulcano. Ad ispirarlo un suo avo, Don Totò, che nella Sicilia del dopoguerra era dedito alla coltivazione degli agrumi e all’estrazione degli oli essenziali (cosiddetta “i’spiritara”).

La formula vincente.

L’Amaranca è oggi un’eccellenza dell’isola e la punta di diamante dell’azienda e i dettagli della ricetta e degli ingredienti rimangono “top secret”.

“Amaro al punto giusto, grazie alla presenza della zucchero che si avverte a malapena, il caramello si mescola con le note frizzanti delle erbe e delle radici etnee completando il gusto dell’arancia, predominante ma non invadente. Un finale da rabarbaro, corretto al grado alcolico di 30°: l’inconfondibile sapore e l’avvolgente profumo hanno stregato le papille gustative dei numerosi esperti della giuria del concorso inglese, cui partecipano decine di aziende di prodotti alcolici da tutto il pianeta divise per categorie”.

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