Anche stavolta a Chi l’ha visto è un fiume in piena Piera Maggio. Dopo diciassette anni non si rassegna alla scomparsa di sua figlia, la piccola Denise Pipitone, ma soprattutto non si rassegna ad accettare il modo con cui sono state condotte le indagini -ha detto- lacunose e piene di punti oscuri.
E le sue sono parole forti:” Tutti quelli che hanno rovinato le indagini andrebbero processati. La bambina la volevano consegnata da me”.
Secondo Piera Maggio sin dall’inizio sono state dette un mucchio di bugie. Nel corso di Chi l’Ha Visto, sono state riascoltate alcune intercettazioni, sono stati ricordati comportamenti strani, pressioni e presunte connivenze. Sull’ideale banco degli imputati televisivo ancora una volta Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise Pipitone e sua madre Anna Corona.
Appassionante il racconto fatto durante il programma, numerosi i commenti dei telespettatori sulla pagina facebook di chi l’ha visto, in molti manifestano tanta solidarietà nei confronti di Piera Maggio e soprattutto sollecitano la riapertura delle indagini.
Quelle frasi intercettate dalle cimici “l’ho messa dentro…cosa le hai fatto” Per l’accusa molto chiare, ma non lo sono state abbastanza per i pubblici ministeri. “I magistrati che si sono occupati del caso di Denise erano al loro primo processo penale.” Ha detto Piera Maggio. “Erano inesperti.”
Errori, depistaggi, gelosie, ambiguità hanno caratterizzato la vicenda della scomparsa di Denise ma anche prima. “Io non sono responsabile della fine del matrimonio fra Anna Corona e Piero Pulizzi, padre di Denise. Quando sono arrivata io il loro matrimonio era già finito.” Ha detto Piera Maggio a Chi l’ha Visto e “Lei non è mai stata una mia amica, semmai una conoscente in un certo periodo della mia vita, io a lei delle mie cose non ho mai raccontato nulla.”