Si chiama Francesco Castorina, è messinese e a soli 23 anni è uno dei giovani chef di Londra più conosciuti e promettenti. Tra due mesi realizzerà il sogno di far parte di una grande brigata nella cucina di un ristorante a Riyadh, in Arabia Saudita.
Grazie a una famiglia che lo ha incoraggiato e ad un pizzico di coraggio per riuscire a lasciare la sua Messina, a soli 14 anni, quando era ancora a scuola, ha iniziato a girare l’Europa per studiare nuove tecniche e imparare più possibile. Oggi a Me Style racconta una storia che è appena iniziata, ma che è già ricca di successi e piccole, grandi soddisfazioni.
Come sei arrivato a Londra?
Ho fatto tanti stage fin dai primi anni di scuola superiore: sono stato in Spagna, Francia, Milano, Roma. Ho girato tanti posti fino a che non sono arrivato a Londra dove ho iniziato l’avventura che mi ha permesso di fare la scalata nel mondo della cucina.
Oggi sono chef di due famosi ristoranti italiani a Londra: la Latteria e Pescheria Assunta, che è ormai famosa in tutto il mondo perché è una grande compagnia. Sono anche chef privato di uno dei più importanti imprenditori della ristorazione.
Come gestisci il tuo tempo tra tutte queste attività?
La mattina lavoro alla Latteria, poi la sera mi sposto e vado a lavorare da Pescheria. Quando ho l’occasione faccio anche eventi privati. Ad esempio 30 aprile e 1-2 maggio sarò lo chef di uno dei più grandi party privati in Inghilterra in questo momento, per il compleanno di un importante imprenditore che si terrà in uno chatoux a Bretford.
Quando è nata la tua passione per la cucina?
Sin da piccolo ho sviluppato l’interesse per i fornelli, guardando sempre mia nonna cucinare. Ancora nessuno ci crede che io abbia preso questa strada e ottenuto questi risultati a soli 23 anni, perché i miei non amano cucinare.
Molti si stupiscono io possa aver fatto tanta strada, ma alla fine basta crederci e impegnarsi. Io mi metto in discussione, imparo, cerco di migliorarmi sempre. Sto iniziando finalmente a realizzare i miei più grandi sogni. Questo lavoro mi regala tante emozioni, tante bellissime esperienze, grandi persone che mi hanno aperto le braccia.
Hai avuto difficoltà ad allontanarti da casa così giovane?
Ho molto dispiacere nell’aver abbandonato a casa. E’ stato difficile per la mia famiglia e la mia fidanzata, è stato difficile perché ho creduto nella mia città (per un periodo ho provato a lavorarci), ma la mentalità messinese non ti da la possibilità di fare la cucina che vuoi, non ti fa esprimere al top . Purtroppo ci sono tanti aspetti che portano Messina a perdere quelle persone che potrebbero valorizzarla.
Sono a Londra da 5 anni, mi sono completato, sto continuando a crescere, il mio carattere è cambiato, per quanto riguarda la cucina sono a buon punto. A Londra mi sento a casa, qui mi sono realizzato, sto bene, lavoro bene. Ora guardo sempre in alto.
Come sei in cucina?
In cucina mi trasformo, sono solo io e le mie pentole. Quando abbiamo servizi pesanti mi alieno e divento un’unica cosa anche con la mia brigata.
Dove ti vedi tra qualche anno?
Uno dei miei sogni più grandi è aprire un mio ristorante, che possa essere però un ristorante di fama. Non so se vorrò aprirlo in Italia, voglio essere sicuro della scelta che vorrei fare. So quali sono i rischi e quando farò questo passo sarà con una certa sicurezza.