SICILIA: RISCHIO ZONA ROSSA PER PALERMO E BARCELLONA P.G. (ME)

Primo giorno di zona arancione, dopo la parentesi rossa di Pasqua, in Sicilia, ma la situazione epidemiologica non è tranquilla come dovrebbe. Mentre i picchi rossi in molte zone della Sicilia superano la quota 30, preoccupa sempre più l’aumento dei contagi a Palermo e Barcellona Pozzo di Gotto.

Ieri sono stati 909 i nuovi positivi nell’isola. Di questi 597 si sono registrati tra Palermo e provincia. Un dato che allarma e che ha fatto saltare sulla sedia sia il Sindaco Leoluca Orlando, che il Presidente della Regione, Nello Musumeci. Quest’ultimo sta valutando, in queste ore, la possibilità di firmare un’ordinanza di istituzione della zona rossa nel Capoluogo siciliano.

“Abbiamo registrato negli ultimi giorni un aumento dei contagi nella città di Palermo, con una conseguente crescente pressione sui reparti di terapia intensiva. I parametri per dichiarare la ‘zona rossa’ non sono stati ancora raggiunti ma non escluderei, nella giornata di domani, l’adozione del provvedimento, d’intesa con il Sindaco, quale utile misura preventiva per evitare il picco dei positivi al Covid”. Queste le parole del Presidente regionale Musumeci. Si attende, quindi, nelle prossime ore, la decisione sulla sorte di Palermo per le prossime settimane.

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Intanto nella provincia della Sicilia occidentale, ci sono altri Comuni già in zona rossa. In queste ore il totale dei lockdown locali in Sicilia è salito a 35: di questi 6 sono stati annunciati nelle ultime ore. Si tratta di Mojo Alcantara, in provincia di MessinaPietraperzia, nell’EnneseBuscemiRosolini e Solarino, in provincia di SiracusaMontallegro, nell’AgrigentinoSommatino, in provincia di Caltanissetta.

A rischio anche Barcellona Pozzo di Gotto.

Cresce la preoccupazione, intanto, anche a Barcellona Pozzo di Gotto, dove il totale dei positivi al Covid ha superato la quota 200. Il dato preoccupante è rappresentato dai 144 nuovi positivi nel periodo dal 27 marzo al 3 aprile.

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Alla luce dell’aumento esponenziale anche del dato sui contagi, il primo cittadino ha ammonito la popolazione. «In molti si sono girati dall’altra parte di fronte ai consigli delle autorità sanitarie, ritenendo evidentemente di essere più esperti di medici e scienziati. Le forze dell’ordine, che già purtroppo devono fare i conti con l’aspetto del personale sottodimensionato, non possono controllare tutto e tutti».

Il rischio, adesso, è che la cittadina in provincia di Messina rientri tra le già numerose zone rosse di Sicilia.

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