Viviana e Gioele sono morti entrambi nello stesso momento. Lo sostengono in una relazione presentata alla Procura di Patti i periti nominati dagli avvocati Claudio Mondello e Pietro Venuti, legali di Daniele Mondello, marito di Viviana Parisi e padre di Gioele Mondello deceduti la scorsa estate in circostanze ancora non chiarite a Caronia.
UN ABILE MESSA IN SCENA PER ALLONTANARE OGNI RESPONSABILITA’.
Secondo i periti la mamma ed il bambino sarebbero precipitati entrambi in un pozzo profondo circa tre metri dove all’interno si trovava circa mezzo metro d’acqua.
Cadendo la donna si sarebbe fratturata diverse parti del corpo. La caduta le avrebbe provocato l’esplosione di due vertebre e la rottura del midollo spinale. Viviana, secondo i periti, avrebbe perso coscienza e sensibilità decedendo per asfissia. Il piccolo Gioele avrebbe invece battuto il capo morendo anche lui per asfissia.
POI I CORPI VENGONO PORTATI VIA DA LI’.
E’ quanto ipotizzano i periti, sostenendo presso la Procura di Patti che i due corpi in momenti diversi sarebbero stati presi dal pozzo da un “soggetto ignoto” per allestire una messa in scena e allontanare da sè ogni responsabilità.
Secondo gli esperti degli avvocati Mondello e Venuti “non è dimostrata alcuna uccisione del piccolo Gioele da parte di Viviana, nessun suicidio e/o lancio dal traliccio accanto al quale è stato ritrovato il corpo di Viviana.
Chi ha organizzato l’abile messinscena spostando i corpi lo ha fatto, hanno aggiunto i periti, per depistare le indagini e portare gli inquirenti ad indagare su un suicidio o su una disgrazia.
LE INDAGINI SUL CASO
Gli esiti di questa perizia aggiungono quindi nuove ipotesi al caso. Si attendono le relazioni di Massimo Picozzi, psichiatra nominato dalla Procura di Patti chiamato a spiegare in quale stato d’animo si trovasse in quel momento la donna e quelle degli altri periti incaricati di altri rilievi sulla zona e sui corpi.
Insomma il caso è ben lontano dall’essere chiuso.