In estate si potrà viaggiare e lo si potrà fare grazie al passaporto vaccinale, che l’Unione europea conta di varare entro giugno. Si tratta di uno strumento per garantire il libero spostamento dei cittadini UE e rilanciare un turismo ormai a pezzi a causa della pandemia.
Il passaporto vaccinale sarà un certificato disponibile sia in formato cartaceo sia digitale in ogni paese dell’Ue. Sarà dotato di un codice QR e indicherà il tipo di vaccino ricevuto o se si ha già avuto la malattia e si è quindi protetti dagli anticorpi. Non sarà però obbligatorio: in mancanza di esso sarà richiesto un test negativo al Covid.
Intanto in Italia procederà la campagna vaccinale. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, guarda con fiducia ai mesi che verranno e in un’intervista al Messaggero assicura che entro settembre chiunque vorrà potrà esser vaccinato. “Non c’è un giorno X, in cui sarà magicamente tutto risolto, ma dobbiamo essere fiduciosi. Il ‘Green Pass’ europeo connesso alle vaccinazioni è la strada giusta per ricominciare a viaggiare in sicurezza”.
Il vice di Speranza al Ministero della Salute, Pierpaolo Sileri, intervistato dal Corriere della Sera, parla di “ultimo sforzo”. “Da maggio tutta l’Italia sarà in giallo e qualche Regione anche in bianco“.
“Il trend è in lieve miglioramento – spiega Sileri -, segno che le misure restrittive stanno funzionando. Ma è un dato ancora iniziale che va consolidato. Le vaccinazioni stanno aumentando e dobbiamo dare il tempo di raggiungere una quota sufficiente di persone”.
SUL PIANO VACCINALE, ATTESA PER L’INCONTRO TRA DRAGHI E LE REGIONI.
E’ previsto, oggi pomeriggio, un incontro tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e le regioni sul piano vaccinale. All’incontro parteciperanno il ministro Gelmini, il generale Figliuolo e il capo della protezione civile Curcio.
“E’ giusto che il governo, a fronte di una curva pandemica che pur in maniera timida sta cominciando a scendere, preveda dopo Pasqua che fino alla prima media si possa tornare a scuola– ha spiegato il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini”.
Il presidente della Liguria, Giovanni Toti, fa una sua proposta. “Nessuno vuole riaprire il Paese a dispetto dei numeri. E tutti ci rendiamo conto che la situazione ancora oggi non è facile. Ma questo non può e non deve impedire di guardare al futuro. Invece di dire ‘chiudiamo tutto e poi vediamo’ potremmo stabilire una serie di date, una road map, verso la ripartenza, sempre che i dati ci confermino via via la possibilità di farlo”.