COVID. IL MINISTRO SPERANZA OTTIMISTA PER L’ESTATE, MA GLI ESPERTI SI DIVIDONO

Come sarà l’estate 2021? Continueranno ad esserci le restrizioni anti Covid oppure si riuscirà ad essere più liberi?

Il ministro della Salute Roberto Speranza è ottimista e conta su “un miglioramento molto significativo della situazione”, invitando a guardare al futuro con “ragionata fiducia” anche grazie all’accelerazione della campagna vaccinale.

Ma sarà effettivamente così? Gli esperti si dividono

Galli: ottimista, ma cauto

“Voglio essere ottimista per l’estate come ha detto di esserlo Speranza, mentre per le prossime settimane dovremo avere pazienza e cautela e questo è un dato di fatto”, è il commento di Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco e dell’università Statale di Milano, intervenuto ad ‘Agorà’ su Rai3. “La terza ondata di Covid-19  è in marcia- ha spiegato- è ripartita e bisogna capire fin dove si è estesa”.

LEGGI ANCHE  IN ARRIVO OPEN DAY ASTRAZENENCA. MUSUMECI: "NON PUÒ VINCERE LA PAURA"

Bassetti: utopico pensare ad un’estate normale

Sulle previsioni del Ministro è cauto Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e componente dell’Unità di crisi Covid-19 della Liguria. “Sul fatto di essere fiducioso per l’estate, il ministro Speranza è stato forse troppo ottimista. In questo momento è giusto che il ministro della Salute dia messaggi rassicuranti, però dal punto di vista operativo l’estate è dietro l’angolo. Dobbiamo ragionare non tanto per l’estate, nella quale credo sia utopico pensare di tornare alla normalità, ma mettere in sicurezza italiani e prepararci per l’inizio dell’autunno”.

Chirianni: tutto dipenderà dai vaccini

LEGGI ANCHE  DAL PRIMO MAGGIO STOP AL GREEN PASS

Per l’infettivologo Antonio Chirianni, dipenderà tutto da come si evolverà la somministrazione dei vaccini. “Se non si fanno, da subito, 500mila vaccinazioni al giorno sarà davvero difficile pensare di passare un’estate serena” ha detto Chirianni. “Se osserviamo cosa è accaduto in Sardegna, passata dalla zona bianca a quella arancione in poche settimane, è chiaro che non si può abbassare la guardia – ha rimarcato l’infettivologo – Se facilitiamo il contatto tra le persone, il virus continua a diffondersi. Come sarà l’estate, dipende da quanti vaccini saremo in grado di fare”.

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email