“LA TUA PASTICCERIA D’INFANZIA PREFERITA”: GOLOSO AMARCORD NEL LIBRO DI SERGIO DI GIACOMO

Billè, Jeni, Irrera, sono solo alcuni laboratori che un tempo venivano identificati come punto di riferimento della città. Sergio di Giacomo nel suo  lavoro in uscita a breve “La tua pasticceria d’infanzia preferita” racconterà la lunga tradizione della pasticceria messinese tramite le testimonianze dei protagonisti e di amici.

La Sicilia, si sa, è rinomata per i suoi piatti ed in particolar modo per i suoi dolci conosciuti in tutto il mondo. Messina, infatti, vanta una lunga tradizione grazie alle sue pasticcerie storiche ed ai suoi prodotti, la più famosa la pignolata. Ma non dimentichiamo la cremeria varia, la biscotteria e la gelateria con il gusto gianduia. Sergio di Giacomo, giornalista culturale e storico, dopo anni di ricerca con contributi e testimonianze, raccoglie tutto in un libro: “La tua pasticceria d’infanzia preferita”. Una raccolta di memorie ed illustrazioni con foto d’epoca sia di vecchie pasticcerie e dolci tipici. Il tema dei dolci e le memorie legate al cibo sono il filo conduttore di quello che lui definisce un misto tra un saggio storico e un’inchiesta giornalistica. È già in stampa ed uscirà in primavera.

Com’è nata l’idea?

“L’idea mi è venuta sentendo gli anziani della città e della mia famiglia, ricordavano sempre i locali di una volta, come l’Irrera, punto di riferimento della vecchia Messina. Scrigni di bontà non solo della storia gastronomica ma anche della storia del costume della città, oltre che culturale e sociale.”

Cosa troveremo all’interno del libro?

“È diviso in sezioni. Una prima parte dedicata alla storia della pasticceria messinese nell’ 800, pima del terremoto, già famosa per aver vinto premi a livello nazionale ed internazionale. Era già all’epoca molto rinomata. Si prosegue con le schede di tutte le pasticcerie e la loro storia. Poi un glossario-dizionario in cui elenco tutte le specialità di dolci messinesi e anche siciliani, dalla pignolata ai lulù, ai sospiri di monaca, viennesi e poi un capitolo dedicato alla biscotteria. L’ultima parte è un’antologia di contributi, testimonianze, ricordi, che mi hanno fatto oltre cinquanta amici e colleghi, i quali mi hanno segnalato quale fosse la loro pasticceria dell’infanzia e il loro dolce tipico dell’infanzia. Ognuno ricorda momenti della loro vita legati ad un dolce o dei laboratori in cui andavano, non solo del centro città ma parlo anche dei villaggi. Ho voluto che non ci fosse solo un aspetto storico-personale ma anche corale. La fonte orale è stata fondamentale”

Quante pasticcerie hai selezionato?

“Alcune sono attive, altre chiuse. Messina ha avuto, dagli anni ’50 in poi una dozzina di eccellenze dolciarie che hanno creato delle vere e proprie scuole con maestri pasticceri. Ciascuna con le proprie specialità”

Cosa facevano in particolare queste pasticcerie? Ce ne puoi ricordare qualcuna?

“Gli esempi maggiori, Jeni che ha vinto un premio mondiale per la sua pasta reale; il ritrovo Irrera su cui esiste una grande e leggendaria storia, famoso sia per la pasticceria che per la gelateria; Vallone che ha creato una propria scuola, De Pasquale. Gli eredi per fortuna hanno ancora continuato la tradizione prestigiosa. Quello che è importante sottolineare è che ognuno di loro aveva raggiunto livelli di eccellenza.”

Durante le tue ricerche, hai scoperto dei dolci chiamiamoli “dell’epoca” che adesso non si fanno più?

“L’obiettivo finale di questo lavoro è proprio quello di non disperdere la storia delle pasticcerie e soprattutto dei dolci. Il rischio vero è alcuni dolci che andavano di moda negli anni ‘50-‘60 già oggi non esistono più. Specialità che si fanno sempre meno, per esempio i ‘piemontesi, ovvero tipi particolari di bignè. O delle torte che faceva Billè, ed una lista di dolci dimenticati di cui troverete i dettagli nel libro”

Come sei riuscito a reperire il materiale?

“Varie tipologie di fonti. Sia documenti d’archivio che ho cercato alla camera di commercio che interviste agli imprenditori, eredi delle grandi pasticcerie, ai collezionisti, studiosi, pittori, insomma a tutti coloro che potevano darmi notizie. Ci sono molte informazioni inedite. Ciò che mi ha stupito maggiormente in questa ricerca è stato l’entusiasmo delle persone che ho coinvolto”

La prima edizione de La tua pasticceria d’infanzia preferita è destinata ad amici e colleghi di Di Giacomo, interessati all’argomento. Non esclude però che in futuro possa essere pubblicato e destinato ad un’audience più grande. Saremmo tutti curiosi di poter leggere, conoscere qualcosa in più sulla storia di un settore così caratterizzante di Messina.

 

Mariacristina La Rosa

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Email
SEGUICI SUI SOCIAL

IN EVIDENZA

PIÙ RECENTI

PIÙ LETTI