A REGGIO CALABRIA IL PRIMO LABORATORIO NATURALE DI INGEGNERIA MARITTIMA AL MONDO

Da alcuni giorni sul Lungomare di Reggio Calabria, i cittadini hanno potuto notare la presenza di una piattaforma galleggiante, nelle acque antistanti la Via Marina, precisamente a 80 metri dalla riva,  nella zona non molto distante dall’Arena dello Stretto. In tanti si sono chiesti cosa fosse, e bene, grazie alle sue eccezionali caratteristiche geografiche e meteomarine, lo Stretto di Messina è luogo ideale per ricerche sperimentali e quindi oggetto di studi di alta ingegneria marittima. Infatti la piattaforma, non è altro che un vero e proprio laboratorio naturale di ingegneria marittima, il primo e l’unico al mondo, si tratta del laboratorio NOEL del Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Energia, dell’Ambiente e dei Materiali – DICEAM – dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, che ha avviato un’innovativa campagna sperimentale nei nostri mari proprio per via delle rarissime caratteristiche proprie dello Stretto.

La campagna sperimentale, che durerà 7 mesi, rientra nel progetto “The Blue Growth Farm”, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma di ricerca e innovazione Horizon 2020 (Grant Agreement 774426), al fine di contribuire a:

  •    ridurre i costi e aumentare la redditività economica delle piattaforme multiuso per l’industria marittima in ambito europeo;
  •     sviluppare metodi e sistemi suscettibili di coinvolgimento delle comunità locali e degli attori di questi nuovi sviluppi tecnologici;
  •    migliorare le capacità e le competenze professionali degli addetti ai lavori nel settore della cosiddetta Economia Blu
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La piattaforma galleggiante multiuso, realizzata da FINCOSIT srl nello stabilimento di Ancona e trasportato mediante pontone Coromandel, della propria flotta, nel porto di Reggio Calabria, ha creato quindi, un ambiente protetto ideale per ospitare un sistema di acquacoltura automatizzato, in grado di produrre pesce di alta qualità, nonché un’area di pontile atta ad alloggiare una turbina eolica commerciale da 10 MW e un numero di convertitori di energia d’onda (WEC). La piattaforma strutturale risulta quindi dall’assemblaggio di cassoni in cemento armato prefabbricati mediante tecniche a basso costo, resistenti alla corrosione e a basso indice di manutenzione. Questo è il secondo degli esperimenti realizzati, il primo in assoluto, è stato condotto in vasca ondogena tra Settembre e Ottobre 2019, presso i laboratori dell’Ecole Centrale de Nantes in Francia, su un modello in scala 1:40 della piattaforma, nel NOEL “reggino” invece si sta impiegando un prototipo in scala 1:15. Tutti i risultati ricavati serviranno ad ottenere le informazioni necessarie per lo studio di fattibilità tecnica, economica e sociale della piattaforma innovativa proposta. Un esperimento di alta ingegneria marittima dunque, ma anche e soprattutto un’occasione per sensibilizzare la comunità sulle tematiche dell’impatto ambientale e dell’allevamento ittico, soddisfacendo così la domanda di prodotti alimentari di questo genere, che è aumentata notevolmente rispetto al passato, rispettando però l’ambiente marino.

Sonia Polimeni

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Ph. Silvana Marrapodi

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