DECRETO SOSTEGNI, DRAGHI: DALL’8 APRILE SOSTEGNI ALLE IMPRESE

Ci siamo, dopo settimane di discussioni e perfezionamenti, il Decreto Sostegni 2021 è realtà. Un maxi fondo da 32 miliardi di euro, di cui i tre quarti sono destinati alle imprese. Un aiuto importante per un comparto messo in ginocchio dalla crisi economica derivante dalla pandemia.

Si tratta di una somma parziale che secondo quanto annunciato dallo stesso Draghi, verrà corretta con un nuovo scostamento ad aprile. Capisaldi del decreto sono il sostegno alle imprese, al lavoro e aiuto contro la povertà.

“Questo decreto è una risposta significativa molto consistente alle povertà, al bisogno che hanno le imprese di essere aiutate e ai lavoratori”. Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa.

Imprese e partite Iva.

Il decreto stanzia 11 miliardi di euro di contributi a fondo perduto per le imprese, le partite Iva e i professionisti. La platea potenziale dei beneficiari è di circa 5,5 milioni di attività e il ristoro è destinato alle aziende con un fatturato fino a 10 milioni di euro, che hanno subito perdite per oltre il 30% nel 2020.

I pagamenti alle imprese, le più penalizzate dalla crisi economica derivante dalla pandemia inizieranno l′8 aprile, per chi avrà fatto domanda. «Se tutto va come previsto oggi – ha annunciato Draghi – 11 miliardi entreranno nell’economia nel mese di aprile».

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Sulle imprese c’è una parte destinata al ristoro o indennizzo delle imprese che operano nella montagna e nel turismo. Sale a 700 milioni di euro la dote dei ristori per le attività montane e legate al turismo invernale.

Cassa integrazione.

Il decreto legge Sostegni prevede fino a 13 settimane di ulteriore cassa integrazione con la causale “Covid-19”, utilizzabili tra il primo aprile e il 30 giugno, per le imprese che hanno la cassa ordinaria.

Per le aziende più piccole, che invece hanno la cassa in deroga o il Fis (Fondo di integrazione salariale), ci sarà un massimo di altre 28 settimane nel periodo tra il primo aprile e il 31 dicembre.

Alle imprese non verrà richiesto nessun contributo aggiuntivo per questi ammortizzatori, per i quali il decreto stanzia complessivamente quasi 6 miliardi di euro nel 2021.

Blocco licenziamenti.

Anche in questo caso c’è una proroga breve, fino al 30 giugno, per tutte le imprese, indipendentemente dal numero dei dipendenti. E c’è una proroga lunga, fino al 31 ottobre, solo per le aziende coperte dalla cassa integrazione in deroga e dal Fis e del settore agricolo.

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Stralcio cartelle.

Si tratta del punto più controverso fra le parti. Il provvedimento di cancellazione delle vecchie cartelle esattoriali, è stato confermato per quelle fino a 5mila euro tra il 2000 e il 2010  solo per chi rientra in un tetto di reddito di 30mila euro. In proposito il DL  Sostegni conterrà  una modifica della riscossione, una riforma necessaria visto l’accumulo delle cartelle.

Reddito di cittadinanza e di emergenza.

Forte incremento di risorse per il welfare: 2,5 miliardi di euro. Un miliardo in più al Reddito di cittadinanza e la possibilità di sospenderlo per al massimo sei mesi, in caso di contratti di lavoro fino a 10 mila euro. Il Reddito di emergenza viene ripristinato con una dote da 1,5 miliardi.

Sanità.

Per la sanità saranno stanziati circa 5 miliardi di euro: 2,8 miliardi per l’acquisto di vaccini e medicinali, 400 milioni per la gestione commissariale dell’emergenza, 200 milioni per l’avvio della produzione dei vaccini in Italia e 350 milioni per la campagna vaccinale.

Previsto dal decreto sostegni anche il via libera ai farmacisti per eseguire le vaccinazioni. I farmacisti potranno vaccinare in farmacia, in via sperimentale, previa formazione specifica.

 

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