La stretta per contenere l’avanzata del Covid e delle temute varianti potrebbe arrivare già a partire da questo fine settimana.
La modifica dell’attuale DPCM arriverà infatti nelle prossime ore. Gli esperti del Comitato Tecnico Scientifico chiedono zone rosse più rigide, stile Codogno, di porre un freno agli spostamenti anche in zona gialla e chiusure nei weekend, come già sperimentato durante le festività natalizie. Allo stesso tempo il CTS chiede un’accelerazione della campagna vaccinale e soprattutto l’ampliamento della platea dei destinatari in tempi brevi.
Oggi si riunisce la Cabina di regia
Queste le indicazioni che gli esperti hanno consegnato al Governo, chiamato a decidere in fretta e valutare se accogliere o meno queste prescrizioni e in che misura. Sarà la cabina di regia dell’Esecutivo ora a riunirsi per valutare le misure da mettere in campo e le condividerà con le Regioni. Ma è fondamentale non perdere troppo tempo. Lo stesso premier Draghi ha invitato i suoi a “non perdere un attimo, non lasciare nulla di intentato, compiere scelte meditate, ma rapide. Questo non è il momento di dividerci”.
No al lockdown nazionale, sì ad irrigidimento dei divieti fino a Pasquetta
In questa fase sembra escluso un lockdown nazionale come quello dell’anno scorso, ma si va verso un inasprimento delle misure anti contagio in vigore fino al 6 aprile, come anche il CTS consiglia. La Pasqua degli italiani dunque è a rischio. Per il leader della Lega Matteo Salvini “un lockdown nazionale sarebbe punitivo. Non ho dati, ma sono favorevole a intervenire dove la situazione lo richiede, non dove non c’è aumento di contagi. No a interventi in modo generico, ma in modo chirurgico”. Sulla stessa linea il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, che a Porta a Porta si è detto “contrario a un lockdown generalizzato. Si irrigidiscano i controlli nei weekend, senza andare incontro a chiusure assolute”.
I dati Covid di ieri in Italia
Intanto, nelle ultime 24 ore i nuovi contagiati sfiorano quota 20mila (19.749). In aumento i morti: 376. Altri 278 pazienti sono entrati in terapia intensiva ed il totale delle persone in rianimazione sale a 2.756. Mentre nei reparti ordinari ci sono 22.393 malati. Aumentano i contagi anche nelle carceri: una settimana fa erano 410 i detenuti positivi, ora sono 468.