Impegno, leggerezza e una classifica che avvicina Ermal Meta sempre più alla vittoria finale, ancora una volta primo ieri nella serata della canzone d’autore e nella classifica generale, e due giorni fa primo nella classifica della seconda serata. Se non è un chiaro segnale questo…
Seconda tiene Annalisa, penalizzata dal settimo posto di ieri sera della classifica dell’orchestra. Terzo Willie Peyote che si rivela la sorpresa del Sanremo 2021.
L’AFFERMAZIONE DI ORIETTA BERTI.
Ragguardevole il secondo posto ieri di Orietta Berti che le consente di balzare al nono posto della classifica generale. L’orchestra ha premiato la sua versione di “io che amo solo te” cantata insieme alle Deva. Scompare invece dai primi dieci Noemi che bene si era piazzata martedì.
SI COMINCIA CON PERCHE’ SANREMO E’ SANREMO.
Per ricordare i tempi belli quando il festival era campione d’ascolti Amadeus e Fiorello hanno aperto la terza serata, quella dedicata alla canzone d’autore, con “perché Sanremo è Sanremo” il mitico tormentone firmato Pippo Baudo e Pippo Caruso.
E’ IL COMPLEANNO DI LUCIO DALLA.
La scena passa poi ai Negramaro che ricordano il popolare cantautore bolognese con “4 marzo 1943”, canzone che ha compiuto 50 anni proprio ieri. Il leader della band Giuliano Sangiorgi ha indossato anche gli iconici occhiali rotondi che caratterizzavano il grande Lucio.

LA STATUARIA VITTORIA CERETTI.
Non è facile superare per stile e bravura Elodie protagonista mercoledì, ma la statuaria top model Vittoria Ceretti fa capire che si può brillare con un fisico statuario ed un pizzico di ironia.

Dopo aver ironizzato sulle dimissioni di Zingaretti, il duo Ama & Ciuri fa partire la gara, a votare è l’orchestra del Festival che in questi mesi ha visto crescere tantissimo le canzoni di Sanremo, fra un brano e l’altro gag e battute si rincorrono. Fiorello fa ascoltare un vocale di Vasco Rossi. “Vi abbraccio forte, avete un bel da fare, vi sono vicino”, dice il Blasco al quale Fiorello aveva dedicato ieri la canzone-parodia ‘Gli scavi sopra’.
POI IL FESTIVAL DIVENTA SERIO.
Fortissima la testimonianza dell’attrice Antonella Ferrari affetta da sclerosi multipla. “Io non sono sclerosi multipla, io sono Antonella Ferrari” dice con forza la testimonial dell’Aism, che racconta il suo calvario tra mille analisi e cartelle cliniche fino alla diagnosi che ha vissuto come un momento di liberazione.

E’ IL MOMENTO DEL DIRETTORE ZLATAN.
Arrivato a Sanremo in maniera rocambolesca superando i problemi causati da un incidente stradale Ibrahimovic ieri si è preso la scena, ha cantato…quasi, ha scherzato con Sinisa Mihajlovic e poi ha tirato qualche calcio ad un pallone con Donato Grande, atleta di powerchair football, il calcio in carrozzella.
Intanto passavano i classici della canzone italiana alcuni felici, altri da dimenticare, veri e propri salti generazionali fra “Io che amo solo te” di Endrigo a “Splendido splendente” della Rettore, “Prima di andare via” e molti altri ed in alcuni tornavano sulla scena “i vecchi leoni” che l’hanno portata al successo come Neffa, Neri per Caso, Donatella Rettore.

Sul palco arriva anche la campagna “I diritti sono uno spettacolo” alcuni degli artisti in gara hanno mostrato i simboli (un play e un pause) della campagna che vuole tenere alta l’attenzione su uno dei settori più penalizzati dagli effetti della pandemia.
EMOZIONANTE ACHILLE LAURO CON MONICA GUERRITORE.
Quella di ieri è stata davvero una performance emozionante, introdotto dalla voce di Monica Guerritore e insieme a Emma il performer ospite ogni sera del Festival ha interpretato “Penelope”. Truccato come una statua greca, con addosso una tunica dorata, circondato da colonne, Lauro rappresenta il pop: “sono presente, passato, tutti, nessuno, l’universale condannato a una lettura disattenta e superficiale, divento banale, mi riducono a un’idea, ma ero molto di più. Il pregiudizio è benedizione, il giudizio è condanna, Dio benedica gli incompresi”.
Al termine grandi applausi per tutti e prima di salutare Monica Guerritore ricorda che il teatro Ariston appartiene agli attori e dal 27 marzo si apre proprio al teatro.

MONICA GUERRITORE
EMMA
LO STATO SOCIALE LANCIA APPELLI IN FAVORE DELLO SPETTACOLO.
Si ritorna alla gara. Più che al ricordo la band ha pensato all’attualità, ed ha lanciato l’ennesimo appello in favore dei lavoratori dello spettacolo fermi da un anno a causa della pandemia. Sulle note di “Non è per sempre” Emanuela Fanelli e Francesco Pannofino ricordano i nomi delle sale italiane chiuse per sempre o in attesa di riaprire fra le quali anche l’Iris di Messina di Umberto Parlagreco “con migliaia di live fermi e 10 mila persone che non lavorano più da un anno, ma non sarà per sempre”. E’ il momento più forte della serata, legittima la standing ovation dell’orchestra.